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Dichiarava redditi esigui, ai limiti della soglia di povertà ma gestiva società e un patrimonio di decine di milioni di euro. Le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria GICO della Guardia di Finanza di Salerno ha portato questa mattina al sequestro beni immobili e quote aziendali per un valore di circa 25 milioni di euro nell’ambito di un procedimento penale che vede coinvolte diverse persone accusate di “trasferimento fraudolento di valore, autoriciclaggio e impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita. La vicenda vede coinvolto un imprenditore di Agropoli operante nel settore edile e del commercio di autoveicoli già noto alle forze dell’ordine in quanto nel 2013 era stato sottoposto a procedimento penale per usura e estorsione. Secondo quanto emerso dalle indagine delle fiamme gialle l’imprenditore avrebbe intestato a prestanomi nell’ambito familiare numerosi beni e quote di società sottoposte a sequestro. Sono 9 le società raggiunte dal provvedimento di cui 7 operanti in ambito edile e due operanti nel settore del commercio di autoveicoli. I militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato inoltre un centinaio tra terreni e fabbricati situati in varie località del Cilento di ingente valore economico e nove cantieri edili aperti per la realizzazione di decine di appartamenti tra Agropoli e Castellabbate. Le indagini hanno portato a numerose perquisizioni tra le province di Salerno, Napoli e Roma presso le abitazioni e alcune sedi di società coinvolte.