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Nelle casse del Comune di Atena Lucana dovrebbero presto rientrare 25 mila euro, per effetto di una sentenza ritenuta storica, da parte del Tribunale di Napoli. Nei giorni scorsi, infatti il giudice Alessandro Pepe della X sezione civile del Tribunale ha condannato il commissario di Governo per l’emergenza rifiuti al pagamento di oltre 19 mila euro più interessi, quindi per un ammontare di circa 25 mila euro, al Comune di Atena Lucana, in quanto titolare del credito. Ricordando che il Comune di Atena Lucana gestisce direttamente la raccolta differenziata, in particolare la frazione organico dei rifiuti, il Comune, difeso dall’Avv. Nicola Senatore ha richiesto il pagamento di quanto dovuto per la raccolta differenziata effettuata nel periodo 1 ottobre 2008 – 31 dicembre 2009. Presso il Tribunale di Napoli, l’Avvocato Senatore, ha dato prova di grande valenza dimostrando come il piccolo comune valdianese in provincia di Salerno, pur essendo parte di un consorzio di rifiuti incaricato della raccolta, si è direttamente occupato della raccolta della frazione organico senza appoggiarsi al Consorzio. Partendo da un’ordinanza della Presidenza del Consiglio del 2005, che prevede il riconoscimento del contributo di 0,040centesimi di euro al Kg per i Comuni che abbiano sostenuto il costo del conferimento della frazione organica, il Comune di Atena Lucana, difeso dall’Avvocato Nicola Senatore ha dimostrato di essere unico ente autorizzato alla riscossione del credito per il periodo ottobre 2008 – dicembre 2009. Il Tribunale di Napoli ha riconosciuto la titolarità del credito condannando quindi il Commissario di Governo al versamento della somma di 19 mila 828 euro più interessi al Comune di Atena Lucana, vista anche la totale assenza di una delega che assegna al Consorzio di Bacino SA 3 l’autorizzazione ad incassare il credito maturato. Un risultato che acquisisce ancora maggior valenza in considerazione anche della possibilità per l’ente comunale atenese di richiedere, grazie alla sentenza, il pagamento dovuto anche per il periodo dal 1 gennaio 2006, data di entrata in vigore dell’ordinanza del Presidente del Consiglio al settembre 2008, potendo così puntare ad ottenere un ulteriore introito visto il riconoscimento da parte del Tribunale di Napoli quale unico soggetto autorizzato ad ottenere il contributo riconosciuto dalla Presidenza del Consiglio ed è quindi deciso a richiedere, al Consorzio di Bacino Sa 3 il versamento di ulteriori 47 mila euro, somma dovuta per avere effettuato, peraltro con ottimi risultati con una percentuale di circa il 90%, la raccolta della frazione organico della raccolta differenziata in proprio anche per il periodo antecedente la sentenza. Grande soddisfazione è stata espressa dal vice-sindaco di Atena Lucana Sergio Annunziata che “Atena Lucana – sottolinea Annunziata – non ha mai dato al Consorzio di Bacino SA 3 nessuna delega, solo il Comune di Atena è titolare dei contributi maturati per la raccolta differenziata. Di conseguenza ora chiederemo al Consorzio la restituzione di circa 47mila euro indebitamente acquisiti. Da tanti anni mi oppongo ai soprusi e ai ladrocini perpetrati da consorzi e carrozzoni vari ai danni delle tasche dei cittadini – continua Sergio Annunziata – e oggi sono felice e soddisfatto perché siamo gli unici in Italia, ad aver vinto una causa la cui sentenza dimostra la giusta e legale tesi intrapresa e l’accaparramento di somme non dovute da parte del Consorzio SA3. Grazie a tale sentenza si apre un precedente unico in Italia a cui, ove non scaduti i termini, anche altri comuni possono legarsi a tutela delle loro comunità e interessi“.