Continuano le indagini per fare luce sull’omicidio di Antonio Pascuzzo e sul movente che ha portato il 19enne di origini polacche ad uccidere il suo quasi coetaneo con una coltellata al cuore lo scorso 6 aprile. L’omicida, reo confesso, durante l’interrogatorio subito dopo il fermo di sabato scorso, alla presenza del suo avvocato, Michele Di Iesu,ha ammesso di essere stato lui ad uccidere il suo coetaneo e lo avrebbe fatto per impossessarsi dei 50 grammi di marijuana. In realtà si fanno strada anche altre ipotesi come il movente passionale o anche di natura ideologica. Intanto domani la Procura della Repubblica conferirà l’incarico per una perizia psichiatrica su Karol Lapenta.
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