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domenica, 2 Aprile, 2023
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    Campania. Cresciuto il mercato immobiliare nel 2014

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    Il Centro Studi Ance Salerno, sulla base della Nota Trimestrale diffusa lo scorso 5 marzo dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, ha evidenziato una crescita del mercato immobiliare nel settore residenziale in Campania del 2,4% nel 2014 rispetto al 2013. L’espansione più ampia si è registrata nel IV trimestre 2014 rispetto al III trimestre: +26% rispetto al 22,8% della media Italia. È interessante notare che negli ultimi tre mesi del 2014 i tassi di crescita delle compravendite in due province della Campania hanno subito un’impennata superiore alla media Italia (+22,8%):  Caserta (+26,6%) e Napoli (+32,3%), mentre Salerno si è attestata leggermente al di sotto (+21%). Avellino (+15,2%) e Benevento (+3,8%), invece, sono rimasti ben distanti dal trend nazionale. In ogni caso, complessivamente, il tasso regionale di crescita (+26%) è stato superiore alla media-Italia. «I segnali che si colgono attraverso la lettura dei dati dell’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate – dichiara il Presidente di ANCE Salerno Antonio Lombardi – configurano uno scenario maggiormente dinamico rispetto agli anni più pesanti della crisi. Influiscono su questo trend senza dubbio il ribasso delle quotazioni delle case e la ripartenza dei meccanismi di erogazione dei mutui alle famiglie. Occorre – continua Lombardi – in ogni caso attendere i prossimi mesi per verificare se si potrà assistere ad un consolidamento strutturale di questo andamento. Va, in ogni caso, evidenziato che una maggiore apertura del credito verso le famiglie non si accompagna ancora ad una maggiore capacità di accoglienza della domanda da parte delle imprese. Il settore delle costruzioni continua a scontare un atteggiamento eccessivamente restrittivo da parte del circuito bancario che di fatto continua a penalizzare la spinta alla ripartenza da parte delle imprese edili». «Sullo sfondo – conclude Lombardi – permane l’urgenza di riavviare flussi di liquidità sui territori attraverso un piano strategico di investimenti pubblici abbattendo i tempi biblici della burocrazia e consentendo alla filiera delle costruzioni di rimettersi in moto sulla base di programmi certi, con scadenze certe».

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