Approvato in Campania l’ “Adeguamento della indennità di residenza in favore dei farmacisti rurali”. La nuova normativa sostiene quelle farmacie che sono presìdi fondamentali nelle aree interne della Campania, nei Comuni con meno di 3 mila abitanti, attraverso l’erogazione, da parte delle Aziende Sanitarie Locali, della indennità di residenza.
La norma ha superato il parere della V Commissione consiliare permanente, Sanità e Sicurezza sociale, del Consiglio regionale della Campania. Si tratta di una legge attesa da tanto tempo. La norma nacque come legge nazionale (Legge 221 del 1968) per riconoscere un’indennità alle farmacie nei piccoli centri abitati. Lo spirito originario – spiegano i farmacisti – era quello di riconoscere il disagio che la farmacia deve affrontare quando si trova da sola a gestire la propria comunità, fornendo un servizio non solo sanitario ma socio-sanitario a tutti gli effetti. In seguito la materia divenne di competenza delle Regioni chiamate ad adeguare gli importi delle indennità.
“Le farmacie rurali rappresentano un presidio sociale e sanitario – ha dichiarato il Presidente Vincenzo De Luca – di grande importanza soprattutto nelle aree dove si registrano carenze di medici di famiglia, e sono punti di riferimento indispensabili nei territori”.
Rappresentano nelle piccole realtà un punto di riferimento sanitario imprescindibile per la popolazione, spesso il cittadino trova nel farmacista il sanitario in grado di assicurargli non solo tutti i medicinali di cui ha necessità ma anche gli eventuali interventi di prima assistenza.