Cardiologia P.O. Roccadaspide tra le eccellenze, Auricchio: inspiegabili i tentativi di chiusura

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Il Reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Roccadaspide, aperto nel lontano 2000, è diventato il fiore all’occhiello della Regione Campania e non solo.

Nel piano nazionale esiti 2021 del ministero della salute – agenas , riguardo agli standard degli ospedali, il nosocomio rocchese è stato classificato in “alti livelli” per l’ambito cardiocircolatorio. Un risultato importante sottolineato da Girolamo Auricchio, vicesindaco di Roccadaspide, presidente dell’Associazione Aree Interne del Cilento e da sempre in prima linea per la difesa dell’ospedale locale.

“Un risultato che, ancora una volta – dice – dimostra l’assurdità dei maldestri tentativi, da parte della Direzione del DEA di I Livello, di chiuderlo o ridimensionarlo.

Tentativi di ridimensionamento inspiegabili se si pensa all’importanza che ha l’ospedale della Valle del Calore. È stato proprio dal Reparto di Cardiologia che nel 2013, è partita la sperimentazione del progetto “CARDIOPAIN”: per la riduzione dell’uso dei farmaci antinfiammatori non steroidei nei pazienti cardiopatici che ha avuto gli elogi dall’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, ed è stato adottato anche da altre aziende sanitarie in Italia e nel mondo.

L’Agenas – l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali – lo ha annoverato in passato tra le strutture d’eccellenza per la cura delle malattie del cuore classificando il Reparto di Cardiologia/Utic al primo posto fra le strutture pubbliche in Campania e al terzo posto nelle classifiche che includevano anche le altre strutture sanitarie (preceduto solo dalle cliniche convenzionate “Mediterranea” e “Villa Betania” di Napoli).

È uno dei pochi ospedali in cui viene somministrato il farmaco Levosimendan per il trattamento dello scompenso cardiaco; vi è stato realizzato uno dei pochi ambulatori specialistici di cardiologia a livello provinciale, dove vengono effettuate, in day hospital e con attrezzature modernissime, tutte le visite specialistiche che riguardano la salute cardiaca come, ad esempio, l’ecocardiogramma, l’eco-transesofageo, l’eco-stress farmacologico, il test al cicloergometro e al treadmill, l’holter dinamico cardiaco, gli esami riguardanti il test cardiopolmonare e l’holter pressorio.

L’ospedale rocchese vanta, e i dati lo confermano – continua Auricchio – prestazioni eccellenti ed è, pertanto, impensabile un suo eventuale ridimensionamento. Roccadaspide rappresenta la porta d’ingresso verso i Comuni nelle aree del Calore, degli Alburni e parte dell’Alento e, mentre in tutti gli altri ambiti i cittadini dispongono di diverse strutture sanitarie tra pubbliche e private, i cittadini di questi territori possono usufruire solo del nosocomio rocchese visto che il presidio di riferimento di Eboli dista da Roccadaspide ben 42 chilometri, mentre dagli altri paesi, allocati in zone di montagna, dista fino a 75 chilometri. Distanze enormi e impercorribili per chi ha un’emergenza. Serve una popolazione di oltre 57.000 abitanti con la più alta percentuale di anziani a livello regionale e disseminata su un territorio di 822 km quadrati con una viabilità vergognosa che rende i tempi di percorrenza più che raddoppiati.

Continueremo a difendere, ad ogni costo – conclude – il nostro nosocomio che va potenziato e il diritto alla salute dei cittadini del nostro territorio.

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