Yasmeen Lari è la prima architetta donna del Pakistan impegnata da anni nell’architettura umanitaria e nell’emancipazione femminile. Sull’importanza del suo operato per i futuri architetti ha scritto Cassandra Cozza, originaria di Montesano sulla Marcellana, ricercatrice del DAStU – Dipartimento di Architettura e Studi Urbani al Politecnico di Milano.
Cassandra Cozza ha di recente contribuito a Vienna alla mostra dell’Architekturzentrum Wien su Yasmeen Lari e sul rapporto dell’architettura e la crisi climatica. E a Vienna sono esposti i modelli realizzati dagli studenti del Workshop Yasmeen Lari’s Humanitarian Architecture organizzato dalla Scuola di AUIC – Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni in occasione del conferimento della Laurea Magistrale ad honorem in Architettura e Ingegneria Edile-Architettura all’architetta pakistana nel 2021.
La mostra monografica è accompagnata dal libro Yasmeen Lari. Architecture for the Future, pubblicato da MIT press, che contiene un saggio di Cassandra Cozza “Architetture che cambiano la vita” sull’importanza dell’operato dell’architetta Lari per i futuri architetti, per ripensare i valori e la pratica dell’architettura e illustra la ricerca svolta con gli studenti della Scuola AUIC.
Il saggio della ricercatrice originaria di Montesano illustra l’impegno umanitario di Yasmeen Lari, a partire da quando, in seguito al terremoto del Kashmir, iniziò a dedicare la sua vita alle persone più indigenti, dimostrando un impegno costante per la costruzione di una giustizia sociale ed ecologica. Un impegno sul campo con due obiettivi principali: il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni più povere e vulnerabili e la sostenibilità ambientale. Un lavoro complesso, di ampio interesse internazionale e attento ai materiali, alla storia e alle tradizioni locali. L’architettura come processo finalizzato all’indipendenza e all’empowerment dei suoi ‘clienti scalzi’ soprattutto donne, attraverso un impegno costante nella formazione degli architetti più giovani e degli autocostruttori nonché nel fronteggiare l’emergenza pandemica causata dal covid.