Un imprenditore agricolo cilentano avrebbe incassato indebitamente un contributo agricolo, è stato beccato dalla Guardia di Finanza di Salerno nell’ambito di un’indagine, coordinata dall’ Ufficio di Napoli della Procura Europea EPPO (European Public Prosecutor’s Office) sui contributi concessi ad alcuni agricoltori della provincia salernitana nell’ambito del Piano Sviluppo Rurale Campania – Progetto Integrato Giovani.
I fondi europei destinati al settore agricolo sarebbero stati investiti dall’uomo per costruire una villa bifamiliare e non per la coltivazione e valorizzazione di terreni. A suo carico è scattato un sequestro preventivo per oltre 160 mila euro.
In particolare gli accertamenti svolti dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno hanno permesso di riscontrare varie anomalie nella documentazione presentata dall’impresa per ottenere il contributo, tra cui l’indicazione di una estensione di superfici, superiori a quelle effettive, al fine di aumentare la dimensione economica dell’azienda agricola così da raggiungere e superare i requisiti minimi previsti dal bando per l’utile inserimento in graduatoria. Tali discordanze sono state confermate da specifici sopralluoghi eseguiti presso i fondi indicati, dove è stata rilevata la presenza di un fabbricato grezzo, in stato di costruzione, dichiarato come deposito ma a tutti gli effetti finalizzato alla realizzazione di una villa bifamiliare, nonché la presenza di circostanti terreni adibiti a pascolo e con alberi di ulivo e querce anziché alla coltura di prodotti agricoli, come indicato nella domanda di contributo.
L’attività si inquadra nel più ampio rapporto di collaborazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno con la Procura Europea di Napoli e costituisce l’impegno istituzionale a presidio del corretto impiego delle risorse dell’Unione Europea e a contrasto degli sprechi e delle inefficienze nell’impiego delle preziose risorse pubbliche.