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Il tema cinghiali sempre più di attualità. Agli ultimi casi che hanno portato il sindaco di Sanza Vittorio Esposito e il sindaco di Caselle in Pittari Giampiero Nuzzo a chiedere interventi urgenti a tutela delle comunità rappresentate visti gli ingenti danni alle coltivazioni, si aggiungono ora preoccupazione anche per l’incolumità delle persone stesse. Negli ultimi giorni due diversi casi hanno spaventato e non poco i cittadini valdianesi.
Il primo caso che è stato anche il più pericoloso si è verificato a Sala Consilina, la notte di domenica 29 settembre quando, tantissimi cittadini, si stavano recando sul Monte Balzata, partendo dalla città, per la processione di discesa del Santo Patrono San Michele Arcangelo. Secondo quanto raccontato dagli sfortunati protagonisti pare che, durante il loro tragitto a piedi verso il monte, seguendo l’antica tradizione, un padre con suo figlio di 9 anni mentre stavano percorrendo il tratto nella parte bassa del Monte tra loc. Cappuccini e la Chiesa della Madonna del Loreto, sono stati raggiunti da un branco di cinghiali, circa una 20ina. Fortunatamente l’uomo, resosi conto dell’arrivo del gran numero di cinghiali è stato lesto a fermarsi nascondendosi nel buio e senza fare movimenti o rumori che potessero segnalare la loro presenza agli ungulati proteggendo il piccolo. Il branco era composto oltre che da cinghiali adulti anche da cuccioli, ciò quindi poteva rivelarsi ancor più pericoloso per le due persone che, qualora i cinghiali si fossero accorti della presenza degli umani, per difendere i piccoli potevano rivelarsi molto aggressivi. Bravissimo quindi l’uomo che è stato lesto nel riuscire ad adottare tutte le misure di sicurezza adeguate. I timori del 47enne, peraltro, erano rivolti anche ad un gruppo di ragazzi che camminava a poca distanza da loro ma erano più indietro nel tragitto tra cui vi era anche l’altro figlio 15enne. Fortunatamente non è accaduto nulla ma la paura e i timori sono stati altissimi per i malcapitati.
La presenza di cinghiali, nei pressi dei centri abitati si è rivelato un pericolo anche per un’altra donna di Teggiano che, di rientro a casa, nel centro storico teggianese, lungo la strada che da Piedimonte conduce al centro, ha notato la presenza di un grosso cinghiale sulla strada. Anche in questo caso la capacità di reazione e ha evitato il peggio. La donna, infatti che destrezza ha immediatamente spento i fari dell’auto e, nel più assoluto silenzio e lentamente si è allontanata dal punto in cui era fermo l’ungulato è ha atteso che si allontanasse per poter far ritorno a casa. Fortunatamente anche in questo caso il tutto si è concluso con solo tanta paura. Restano e sono alti però i timori che la massiccia presenza di cinghiali sul territorio possano rivelarsi pericolosi, oltre che per le coltivazioni anche per le persone.
Anna Maria CAVA