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giovedì, 30 Novembre, 2023
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    Contrasto al gioco illegale: sequestri e chiusure a Salerno, Battipaglia, Eboli e Teggiano

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    Guardia di Finanza a lavoro contro il fenomeno del gioco illegale intensificando i controlli nei locali che detengono anche apparecchi da gioco. Una vasta operazione che ha coinvolto diverse compagnie portando anche all’individuazione di numerose macchinette da gioco detenute illegalmente in diversi circoli controllati dalle fiamme gialle. In totale sono stati 31 i terminali di gioco posti sotto sequestro perché detenuti illegalmente.

    I baschi verdi sono intervenuti a Salerno dove hanno rinvenuto, la scorsa settimana, presso una caffetteria, un totem da gioco che consentiva, in maniera abusiva, la partecipazione a numerosi giochi online con premi in denaro. Giochi tipo Black Jack oppure roulette. Inoltre la Guardia di Finanza ha anche effettuato interventi nella Piana del Sele e nel Vallo di Diano dove, presso vari esercizi commerciali, è stata accertata la presenza di apparecchi da gioco detenuti illegalmente. 28 in totale gli apparecchi detenuti illegalmente e scoperti dalle fiamme gialle a Eboli, Battipaglia e a Teggiano.

    Nonostante il periodo di emergenza pandemica, quindi, continuano a registrarsi presenze presso le sale da gioco, nonostante tali esercizi dovrebbero restare chiusi così come dovrebbe essere interdetto l’accesso alle aree gaming per effetto delle normative restrittive emanate in materia di contenimento del contagio da covid.

    Le anomalie sono state riscontrate i  esercizi dove sono stati rinvenuti 28 new slot con vincite in denaro non collegate alla rete dei monopoli e senza autorizzazione amministrativa. In uno dei casi individuati dalla Guardia di Finanza, perlatro, è stata accertata la recidività del proprietario a cui erano state già sequestrate, qualche giorno fa, altre 10 macchine illegali che aveva provveduto a sostituirle con altre macchine illegali per recuperare la perdita. Le fiamme gialle di Salerno hanno quindi provveduto ad apporre i sigilli anche su queste altre slot al fine di impedirne l’utilizzo.

    La connessione telematica tramite i concessionari di Stato, per la legalità dell’apparecchio, oltre a consentire la quantificazione delle giocate per il calcolo del prelievo erariale, impedisce eventuali alterazioni “al ribasso” della percentuale minima da restituire ai clienti sul totale delle somme nel complesso incassate, attualmente fissata al 74% per ogni ciclo di 140 mila partite. Per gli esercenti verbalizzati dai Finanzieri si profila ora una doppia sanzione amministrativa. La prima, con il pagamento da un minimo di 5.000 ad un massimo di 50.000 euro per ciascun apparecchio da intrattenimento non a norma; la seconda, per la mancata osservanza dell’obbligo di sospensione imposto dal DPCM del 14 gennaio u.s., in relazione alla quale ciascuno di loro dovrà corrispondere almeno 400 euro a meno che non acceda alla definizione agevolata entro 5 giorni, con la riduzione del 30% dell’importo da pagare.

    Anna Maria CAVA

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