Sequestro preventivo a due aziende d’allevamento per violazione della normativa in materia ambientale. Ad operare sui disposizione della Procura di Salerno il personale della Capitaneria di Porto- Guardia Costiera di Salerno, nell’ambito di un’attività di controllo del territorio epr quanto concerne la repressione dei reati ambientale.
Le operazioni hanno interessato l’area attraversata dai fiumi Sele e Calore e del Torrente Cosa dove si è proceduto al sequestro preventivo di 180 mila mq di due aziende dedite all’allevamento ovino e bufalino, affidando la gestione dell’area interessata ad un amministratore giudiziario. È stato inoltre disposto il sequestro di un’area per ulteriori 6 mila mq afferenti ad una terza azienda. Per ciò che riguarda le due aziende di allevamento bufalino sono state accertate numerose infrazioni in materia ambientale con rifiuti che venivano illecitamente abbandonati e smaltiti in maniera illegale con casi di immissione diretamente nei canali o torrenti che sfociano nei fiumi Sele e Calore. Una delle due aziende, peraltro aveva dislocato l’allevamento in vari paddok con i reflui zootecnici che tracimavano andando a confluire direttamente nel torrente Cosa, affluente del Fiume Calore facendo confluire nelle acque del fiume anche il percolato presente.
Il personale della Guardia Costiera ha inoltre accertato, per una terza azienda, il deposito incontrollato di rifiuti con illecito sbancamento e spiantamento di terreno per circa 6000 mq lungo l’argine del Torrente Cosa, area che è stata quindi sottoposta a sequestro. Tale area è sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale. L’azione illecita dell’azienda avrebbe prodotto anche la distruzione della vegetazione arbustiva lungo l’alveo del torrente modificandone il normale corso d’acqua.
Nelle indagini, la Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Salerno si è avvalsa dell’ausilio di un mezzo aereo che, essendo dotato di sofisticate attrezzature di rilevamento come videocamere termiche multispettrali, ha consentito l’individuazione delle criticità consentendo al personale di intervenire con controlli mirati a terra