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Nella vicenda di cyberspionaggio, che vede protagonisti i fratelli Giulio e Francesca Maria Occhionero, è coinvolto anche un salernitano, come riporta il quotidiano LaCittà di oggi. Si tratta di Maurizio Mazzella, di Eboli, ex poliziotto della Stradale di Sala Consilina, ingaggiato da Occhionero per spiare il pubblico ministero, Eugenio Albamonte, titolare dell’inchiesta sullo spionaggio informatico. Il suo compito era quello di indagare su email, documenti, vita privata e movimenti del magistrato, tenendo sempre aggiornato l’ingegnere informatico su quanto scoperto. Maurizio Mazzella, che ora è indagato per favoreggiamento, è entrato giovanissimo in Polizia. Dopo diversi anni a Roma è stato trasferito alla Polizia Stradale di Salerno, coinvolto in una storia di certificati medici giudicati falsi, viene sospeso dal servizio lo scorso agosto. Agli amici raccontava di essere un massone e di voler entrare in politica. La storia del coinvolgimento nella spy story risale al momento in cui Giulio Occhionero, scopre di essere indagato per spionaggio informatico. Il 9 settembre scorso infatti chiede al suo avvocato di presentare un’istanza per conoscere eventuali procedimenti in corso a suo carico, e in quell’occasione era venuto a conoscenza dell’inchiesta. Aveva quindi assoldato l’ex poliziotto salernitano perché controllasse le mosse del pm. Mazzella è stato intercettato mentre parlava con Occhionero e gli offriva il proprio aiuto. Aiuto che si è concretizzato nello spiare il pm Albamonte.