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Suggerivano le giuste risposte ai quesiti proposta dalla Motorizzazione Civile per facilitare l’ottenimento della patente. 15 persone del salernitano rischiano il processo con l’accusa di assicurare l’ottenimento di patenti facili in cambio di denaro. Tra questi 5 persone risultano indagate con l’accusa di associazione a delinquere.
Nel mirino della procura di Roma anche due valdianesi. Tra gli indagati anche diversi giovani che avrebbero conseguito la patente. Secondo quanto emerge dalle indagini condotte dalla Procura di Roma, pare che, i responsabili si avvalessere di un’autoscuola sita nel Vallo di Diano allestita per favorire il conseguimento della patente aiutando i richiedenti nei test. Sistema che consentiva alle persone al momento indagate con le accuse più gravi di poter prendere visione dei test proposti da Motorizzazione attraverso le videocamere dei telefonini. Successivamente suggerivano le risposte attraverso messaggio. I telefonini pare venissero forniti direttamente sul luogo e a fronte del pagamento di una somma di denaro che, secondo le indagini, si aggirerebbe tra i 2mila e 3 mila euro.
Un’attività che avrebbe così portato gli ufficiali della Motorizzazione Civile ad emettere un’attestazione non veritiera in riferimento alla regolarità dell’esame che, per effetto dell’attività fraudolenta, non era invece attestabile. I fatti contestati riguardano gli anni 2017/2018 e, oltre all’autoscuola valdianese, risulta interessata anche una scuola di Pagani. 54 in totale gli imputati tra cui diversi giovani residenti in diversi comuni del salernitano tra cui anche un giovane di Montesano sulla Marcellana ed un giovane di Corleto Monforte.
Anna Maria CAVA