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Dai risultati emersi dalla ricerca condotta dalla Federalberghi, gli italiani non rinunciano alle vacanze estive, cercando di risparmiare e scegliendo in alternativa all’albergo luoghi di pernottamento meno costosi. Rispetto all’anno scorso il numero di italiani che andranno o sono già in vacanza è aumentato dell’ 8,6%. L’ 81% rimarranno nella Penisola, mentre il 19% partirà per località estere. Il turismo in Italia, porterà ad un aumento del giro d’affari del 7,7% rispetto allo scorso anno e si attesta sui 18,3 miliardi di euro. Si tratta di “timidi segnali positivi” – ha detto il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca – “ma come avvenuto anche in altre circostanze, non vogliamo illuderci o crogiolarci sugli allori. L’Italia ha bisogno di investimenti cospicui nel settore e di un piano robusto di ristrutturazioni e di promozione, per consentire al nostro sistema di risalire rapidamente la classifica mondiale dei Paesi a maggior vocazione turistica”. Un numero rilevante di italiani ha scelto come meta turistica le località di mare. Le regioni più ambite si confermano quelle del Mezzogiorno: Sicilia (18%), Sardegna(10,4%), Puglia (10,1%) e Calabria (10%). “Dopo le notizie dei giorni scorsi che hanno enfatizzato dati drammatici sulla irrisoria crescita del Sud, vedere che il 48% degli italiani abbia scelto per la proprie ferie estive soprattutto queste Regioni, quale punto nevralgico del riscatto di un’intera area geografica, ci rafforza – ha commentato Bocca – nel convincimento che il nostro Paese ha ancora tante doti turistiche da valorizzare per una crescita economica ed occupazionale che vanno incentivate per diventare il volano della ripresa”. Le altre principali destinazioni sono in ordine di preferenza: la montagna, località d’arte, le località termali e del benessere e i laghi. Tra le varie tipologie di soggiorno scelte dagli italiani, l’albergo rimane tra i primi con il 24,5% delle scelte che, però, diminuisce del 3% rispetto all’anno scorso. Crescono, invece, i connazionali che trascorrono le vacanze a casa di parenti o amici, i residence, i bed&breakfast, i campeggi e gli affitti di appartamenti. In diminuzione, invece, sono gli italiani che decidono di trascorrere le proprie vacanze nella “seconda casa” di proprietà.