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In occasione della Giornata Della Memoria, che come ogni anno si tiene il 27 gennaio, ieri mattina gli studenti dell’istituto Cicerone di Sala Consilina hanno partecipato al convegno dal tema “La dimensione europea del campo di Ferramonti – il lager, la speranza, la salvezza”.
L’evento, che si è svolto in modalità streaming, era inserito tra gli appuntamenti programmati dal Comune di Tarsia (Cs) per ricordare la Shoah concentrandosi in particolare sulla realtà del Campo di Ferramonti di Tarsia.
Al momento della promulgazione delle leggi razziali italiane (1938) i circa 10 mila ebrei stranieri apolidi presenti in Italia ebbero l’ingiunzione di lasciare il paese. Gran parte di loro riuscì a partire, ma per poco più di 3000 persone nel maggio 1940 scattò l’ordine di arresto. Molte di loro furono portate a Ferramonti, nel lager istituito dal regime fascista nel giugno del 1940 e in cui fino al 1943 vi transitarono circa 5000 prigionieri la maggior parte dei quali apolidi di religione ebraica provenienti da tutta Europa. Fu una realtà diversa dai lager nazisti dell’Europa centro-orientale, per i prigionieri passare per Ferramonti significò la salvezza grazie all’umanità di chi lo dirigeva e l’altruismo della popolazione locale.
Dopo i saluti istituzionali dei referenti degli enti coinvolti, oltre al Comune di Tarsia, il Museo della Memoria locale, la Comunità ebraica di Napoli, la Regione Calabria, il Comitato Dante Alighieri di Cosenza, i Parchi Letterari, ieri mattina ragazzi del Cicerone hanno potuto ascoltare diversi testimoni, diretti quindi ex internati, o indiretti come i figli di diversi internati, raccontare le loro storie.
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