Sull’urgenza di assicurare servizi e prestazioni sanitarie essenziali tanto ai cittadini residenti quanto ai turisti, durante la stagione estiva, è tornato il Codacons Cilento che ha scritto alla direzione generale dell’Asl Salerno per avere chiarimenti urgenti sull’organizzazione e il funzionamento delle guardie mediche e del 118 sul territorio del Cilento, Vallo di Diano, Alburni e Golfo di Policastro. Ne da notizia il responsabile Bartolomeo Lanzara.
“Il servizio di guardia medica – spiega – garantisce l’assistenza gratuita di base, ambulatoriale o a domicilio, per situazioni che rivestono carattere di urgenza durante le ore notturne, nei giorni festivi e prefestivi. Sono un punto di riferimento per la popolazione locale, la quale vi si rivolge anche per evitare di recarsi al pronto soccorso degli ospedali spesso, soprattutto nel periodo estivo, intasati per la forte presenza di turisti. È importante inoltre potenziare il servizio di ambulanza e 118 offerto principalmente dalle associazioni di volontariato, in convenzione, che dovrebbero garantire la presenza a bordo del personale tecnico infermieristico specializzato e del personale medico”.
“Ho chiesto – ha precisato – quali atti si intendono porre in essere per garantire il servizio del 118 e delle guardie mediche che ad oggi sono sotto organico e in quei territori che sono privi di presidio – prosegue Lanzara – Ho chiesto se il Saut di Gioi Cilento è a rischio ridimensionamento. Qual è l’organico assegnato al 118, cosa si sta facendo per far fronte alla carenza di risorse umane e quali iniziative si intendono adottare, sia d’urgenza sia sul piano della programmazione territoriale, in merito all’organizzazione estiva dei due servizi sul territorio del Cilento, Vallo di Diano, Alburni e Golfo di Policastro al fine di garantire ai cittadini un servizio efficiente e di qualità”.
“È necessario – dice – garantire un adeguato livello di assistenza sanitaria in maniera omogenea e capillare in tutto il territorio e, in particolar modo, nei territori dell’interno già pesantemente penalizzati dalla carenza di strutture e servizi sanitari e da una obsoleta rete stradale”.