Nasce a Monte San Giacomo una nuova realtà con finalità di promozione sociale. È stata presentata ieri sera l’Associazione L’Acqua che suona.
A farne parte un gruppo eterogeneo, con diverse sensibilità, età ed esperienze personali. Lo guida Angelo Romano che è il presidente supportato da Filomena Cardillo, vicepresidente, e dal resto del direttivo con Claudio Cardillo, Carmine Lisa e Pasquale Tacelli.
La presentazione è stata una grande festa a cui hanno preso parte innanzitutto i cittadini, anche sangiacomesi che vivono all’estero, e rappresentanti del mondo politico, religioso e associazionistico.
L’Acqua che suona è un nome evocativo ed è un invito. Indica un luogo preciso – ha spiegato il presidente – una località di alta montagna in cui il rumore dell’acqua che scorre è come una melodia che ha accompagnato il lavoro dei nostri nonni, di chi faceva quotidianamente due ore di cammino per arrivarci e dopo una giornata di lavoro altrettanti per tornare a casa. Il nome è quindi un invito a non dimenticare il passato e la storia di una intera comunità, una comunità che ha sempre lavorato senza risparmiarsi. Ma è anche un invito a guardare avanti e ad essere dinamici, come ha suggerito il parroco don Vincenzo: se c’è un suono e una musica allora la comunità è chiamata a danzare che significa muoversi e farlo in modo virtuoso per innescare una spirale positiva di cambiamento.
L’Associazione L’Acqua che suona si propone concretamente – hanno raccontato ieri sera – di aiutare la comunità locale a svilupparsi in senso culturale, economico, sportivo, solidale. Non mancherà l’organizzazione di eventi che coinvolgano anche i piccoli e solidali come la raccolta fondi di ieri sera a favore dell’Ucraina tramite la Onlus Salvati per Servire; iniziative per la valorizzazione delle eccellenze locali, progetti che puntando sulla formazione e la specializzazione dei giovani, a tal proposito hanno già avviato rapporti di collaborazione con due università; tra gli obiettivi principali il consolidamento dei rapporti con i sangiacomesi all’estero e proprio sul tema dell’emigrazione che ha condizionato in modo importante la comunità sangiacomese, l’associazione a breve illustrerà un programma sul quale si sta già lavorando e sul quale si punta molto per recuperare e valorizzare il patrimonio di storia e di esperienze che le comunità che vivono all’estero rappresentano.
Quello che si è presentato ieri sera è un gruppo dinamico, che ha voglia di fare per migliorare se stesso e il paese in cui vive. È partito con idee chiare e grande entusiasmo.