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ùBotta e risposta a Montesano tra il Sindaco Giuseppe Rinaldi e il gruppo di opposizione, sulla gestione dei giovani del servizio civile. Nei giorni scorsi il gruppo consiliare Risveglio Civico ha protocollato una interrogazione rivolta al Sindaco Rinaldi e alla maggioranza consiliare in merito all’impiego delle risorse umane del Servizio Civile. Nell’interrogazione a risposta scritta da inviare al capogruppo Renivaldo Lagreca, ci si riferiva all’impiego dei giovani del Servizio Civile aderenti al progetto “La Società dell’Allegria” a sostegno delle persone diversamente abili. I consiglieri di opposizione, nell’interrogazione, asserivano di aver ricevuto notizie secondo cui i giovani volontari venivano impiegati in compiti che andavano in contrasto con la finalità del progetto come ad esempio in lavori presso il comune per il trasferimento e sistemazione di volumi per conto della civica amministrazione o in servizi museali. Una eventualità che, evidenziava il gruppo di Risveglio Civico, esponeva l’ente a possibili futuri contenziosi dato che l’utilizzo dei giovani del servizio civile de “La Società dell’Allegria” in mansioni diverse da quelle previste, costituiva violazione di legge. La replica del Sindaco Rinaldi non si fa attendere. Nella sua risposta Il primo cittadino, nel ricordare che il progetto veniva realizzato in collaborazione con altri comuni nel dicembre del 2015 e che il referente per il comune di Montesano era l’allora consigliere comunale delegato alle politiche sociali Rosa Campiglia, spiega anche come il personale è stato impiegato, cioè: 4 volontari presso i plessi scolastici a sostegno dei ragazzi disabili; 1 volontario presso il domicilio di un’anziana; 1 presso il centro per disabili IRIS di Prato Comune; e un volontario assegnato ai servizi Sociali presso l’ufficio comunale. Il gruppo di volontari, lo scorso 22 giugno era stato convocato in una riunione, nel corso del quale è stato dato mandato all’Assessore Rosanna Pepe di seguire il progetto. In tale occasione, si è preso atto della conclusione delle lezioni presso gli istituti scolastici e l’assenza di attività per 4 dei volontari impegnati. Recependo quindi le voci e i suggerimenti degli stessi – fa sapere Giuseppe Rinaldi – si è pensato ad un ampliamento della progettazione sempre rivolta al sostegno ai disabili. Secondo quanto dichiara il sindaco di Montesano, era stata prevista la collocazione dei volontari presso il Museo Etnoantropologico e Palazzo Gerbasio dove si è pensato di trasferire la biblioteca comunale, per svolgere un lavoro comunque rivolto ad integrare i disabili nelle strutture comunali e rientrando, quindi, entro i confini delle attività previste nel progetto. “Giammai – scrive Giuseppe Rinaldi nella risposta inviata al gruppo Risveglio Civico – è stato chiesto ai volontari di partecipare ai lavori di trasferimento e sistemazioni di volumi o oltre tipologie di attività di materiali, ma solo alla creazione di un ambiente culturale, vivo, attivo e innovativo rivolto ai disabili, tant’è che gli stessi volontari in collaborazione con l’Assessore Pepe stavano predisponendo un’iniziativa costante e continuativa per i disabili all’interno dei nuovi luoghi della Biblioteca. Pertanto – si legge nella risposta – Nessuna iniziativa intrapresa da questa amministrazione è andata oltre i confini dettati dalla scheda di progetto “La Società del’Allegria” e quindi non sussiste alcuna violazione di legge o sviamento di risorse per finalità diverse dal progetto