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Potrebbe essere deceduto pochi minuti dopo l’ultima telefonata il giovane escursionista francese che il 9 agosto scorso è caduto in un dirupo nelle montagne del Golfo di Policastro nel tentativo di realizzare l’impresa di raggiungere a piedi Napoli, percorrendo le coste campane.
Da un primo esame esterno sulla salma del giovane Simon Gautier, effettuata presso l’ospedale di Sapri, dove è stato trasportato dopo il recupero da parte dei soccorritori, sembrerebbe che il giovane sia deceduto circa 45 minuti dopo aver chiesto l’intervento dei soccorritori.
Una morte che, secondo quanto emerso, potrebbe essere sopravvenuta a seguito delle gravi ferite riportate nella caduta. Ad effettuare il primo esame esterno il dott. Adamo Maiese che ha potuto constatare come le condizioni del giovane erano particolarmente critiche sin dal momento della telefonata al 118. Si ipotizza infatti che sia stata una emorragia la causa che ha poi provocato la morte del 27enne francese. Emorragia probabilmente sopravvenuta dopo la caduta dal dirupo. Si ipotizza che il ragazzo sia caduto due volte, probabilmente la seconda conseguenza di un tentativo di recuperare la strada risalendo dal dirupo, e che sia stata la seconda caduta a provocare la totale rottura dell’arto sinistro con la conseguente lacerazione dei vasi.
Intanto dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania è stata avviata un’indagine per far chiarezza sull’accaduto, mentre i primi esami sulla salma sembrerebbero lasciar ipotizzare che anche un più tempestivo e veloce intervento con immediata individuazione del corpo del ragazzo non avrebbe potuto salvargli la vita. Intanto emerge anche un altro dettaglio. Pare infatti che i soccorritori, durante le ricerche, abbiano più volte tentato di mettersi in contatto con il ragazzo senza però ricevere risposta. Intanto la comunità di San Giovanni a Piro si stringe in un momento di forte commozione e dolore per quanto accaduto al giovane escursionista francese.
Il Sindaco Ferdinando Palazzo, smorza le polemiche e ribadendo come si sia cercato di fare il possibile per salvare la vita di Simon Gautier. Intanto si ipotizza la possibilità di dedicare al giovane escursionista francese il sentiero che stava percorrendo per portare a termine l’impresa
Anna Maria CAVA