Sono state depositate le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione che, lo scorso 15 giugno, ha condannato a 23 anni di reclusione Giuseppe Petrillo, ritenuto colpevole dell’omicidio di Nicola Di Gloria, avvenuto 8 anni fa in località Intranita. Per la Suprema Corte, Di Gloria fu ucciso a seguito di un tentato approccio sessuale nei confronti del Petrillo, che reagì colpendolo alla mano sinistra e al torace con un’arma da taglio. Poi, con Di Gloria ferito e inerme sul selciato, Petrillo mise in moto l’auto della vittima, investendola e cagionandone la morte.
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