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Si è spento ieri nell’Ospedale di Il Cairo il grande attore cinematografico Omar Sharif, uno dei più apprezzati attori internazionali la cui fame e il successo lo hanno seguito per tutta la vita, sin dalla consacrazione nel mondo del cinema con il film Dottor Zivago in cui interpreta il protagonista Juri Zivago, tratto dall’omonimo libro che ha entusiasmato, e lo fa tutt’ora, la platea dei lettori internazionale. Il Vallo di Diano lo ricorda in modo particolare per la sua permanenza per tre lunghi mesi a Padula, in occasione delle riprese di un altro grande film che lo vide protagonista con una straordinaria Sophia Loren. Due grandi attori del passato che tutt’ora sono considerati, per la loro lunga carriera, ricca di riconoscimenti e premi, tra i più grandi attori di cinema del mondo. Omar Sharif, nel ruolo di Rodrigo Fernandez il principe di cui si innamorerà la popolana Isabella Candeloro interpretata da Sophia Loren, fu coprotagonista del film girato nella Certosa di San Lorenzo a Padula con l’interno del monumento che fu set delle scene ambientate nel Palazzo del Principe, Omar Sharif e la corte esterna del luogo dove i due protagonisti si incontrano per la prima volta. Quei tre mesi sono tutt’ora nella memoria dei padulesi, che ricordano con profondo affetto i due principali attori per la loro disponibilità, ricordando le abitazioni in cui i due si erano trasferiti nel periodo delle riprese. Ricordiamo infatti i racconti di don Tanino e dell’acquisto della casa in cui aveva soggiornato Sophia Loren affacciandosi al balcone per salutare i tanti fans padulesi che si attendevano di vederla e la famosa vasca da bagno usata dall’attrice, tutt’ora presente nella casa acquistata da don Tanino. Quei giorni trascorsi con i due attori, sono tornati immediatamente alla memoria dei valdianesi ed in particolare dei padulesi al momento in cui si è diffusa la notizia della morte di Omar Sharif, che per tre mesi è stato ospite della città della certosa. Un sentimento nostalgico provato soprattutto dalle tante persone che quel periodo lo hanno vissuto e che, nell’apprendere la notizia, hanno provato un senso di vuoto per un personaggio così importante, tra i pochissimi ad aver vissuto il nostro Vallo di Diano.