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Maxi sequestro di corallo a Palinuro. La guardia costiera ha effettuato nella giornata di ieri un sequestro di 4 kg di corallo rosso prelevato dalla grotta azzurra di Capo Palinuro. Le indagini sono partite dopo segnalazioni di movimenti sospetti da parte di un uomo che era solito recentemente affittare un gommone sempre in tarda sera per effettuare escursioni. Ieri mattina l’uomo, già monitorato dal guardiacosta da diversi giorni, dopo aver locato il gommone è partito con la sua attrezzatura da sub debitamente dotato anche di un moto sub che permette la risalita veloce, e con altri attrezzi destinati al taglio del corallo presente sul fondale della grotta azzurra di capo Palinuro. Al momento giusto le giubbe bianche sono intervenute ed hanno effettuato il blitz. Inizialmente ben occultato, l’uomo alla vista degli uomini della guardia costiera ha presentato segni evidenti di nervosismo cercando di nascondere il reato che ha poi ammesso mostrando anche dove era nascosto il corallo illecitamente trafugato dalla grotta. Un bottino che una volta immesso sul mercato avrebbe fruttato oltre 15mila euro. Il corallo, immediatamente sequestrato, molto probabilmente è stato pescato ad oltre 50 metri di profondità avvalendosi di attrezzature di ultima tecnologia, e che avrebbe permesso una volta portato in superficie di farne migliaia di gioielli. Sotto sequestro anche tutta l’attrezzatura subacquea per un valore di circa 20 mila euro. Il sub, multato e deferito, aveva portato con sé addirittura uno scooter subacqueo per potersi muovere con maggiore velocità sott’acqua. L’operazione ha una premessa importante: preservare l’ambiente marino ed il suo ecosistema. La grotta di Capo Palinuro già in diverse altre occasione è stata preda di furti e di tentativi di reati per le numerose specie presenti. Resta però anche un luogo estremamente pericoloso dove nel passato si sono verificati decessi da parti di avventurieri che tentavano di danneggiarne l’ambiente