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Un nuovo attacco terroristico, ancora una volta i danni della Francia ma che ha colpito duramente l’intera umanità. Attacchi terroristici rivendicati dall’Islam ieri sera a paragi, a poca distanza dal luogo dove all’inizio di questo 2015 Parigi è stata nuovamente attaccata con l’agguato nella redazione giornalistica di Charlie Hebdo. Inizio e fine di anno davvero drammatico per la Francia, con attacco duro per tutto il mondo che oggi piange 127 vittime innocenti. Racconti terrificanti che già da ieri sera avevano tenuto banco sui social network. Questi ultimi mai come in queste ore si sono dimostrati i migliori mezzi di comunicazione. Facebook in particolare si è immediatamente attivato con un’impostazione realizzata davvero con grande rapidità e che ha raccolto tutte le persone che avevano preventivamente dichiarato la loro presenza a Parigi inviando messaggi alle persone indicate come amici per avvisarli che stavano bene p comunque delle loro condizioni. Chi, per una qualsiasi ragione aveva indicato sul social network la sua posizione a Parigi, infatti, ha ricevuto un messaggio dal Social Network che chiedeva di indicare il suo stato di salute e di rassicurare gli amici sulle condizioni. Anche i valdianesi si sono così svegliati questa mattina ricevendo le comunicazioni dei loro amici e parenti e sulle loro condizioni. Tantissimi i concittadini valdianesi che si trovavano a Paraigi, alcuni peraltro molto vicini al luogo della terrificante tragedia e perlopiù giovanissimi che si sono dovuti trasferire in Francia in cerca di un lavoro e alla ricerca di un futuro. Come il caso di alcuni giovanissimi di come Michele Marone, Antonio Federico e Catena Vincenzo, Nicola Linfante. Tutti stanno fortunatamente bene e la comunicazione è giunta in tempo reale grazie anche a Facebook. Non sono feriti ma molto scossi per quanto accaduto e lo dimostrano dai post sul loro profili. Giovani partiti in cerca di un futuro migliore che oggi sono costretti ad affrontare una terrificante tragedia. Michele Marone ad esempio vive proprio nei pressi del luogo dell’attentato. Raccontano di terrore e della strana e apocalittica atmosfera che si vive oggi a Parigi. Di una Francia vestita a lutto e della paralisi della vita. Non è trascorso un anno dalla prima grande strage che ha colpito Parigi e la Francia. Ed ecco che si verificano atti ancor più gravi. 127 i morti accertati, 192 i feriti di cui 80 in gravi condizioni, una strage terribile realizzata con kalashnikov e bombe con chiodi. Un orrore rivendicato dall’ISIS che ha anche annunciato che non si fermerà