Pertosa-Auletta. Si e’ concluso sabato il convegno “Tra pietra e acqua”

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Conclusa la due giorni del convegno “Tra Pietra e Acqua. Archeologia delle Grotte di Pertosa-Auletta”, dedicata alle ultime indagini effettuate nel sito speleo-archeologico e condotte sotto la guida di Felice Larocca, responsabile scientifico della Fondazione MIdA per l’archeologia. Un appuntamento scandito dalla presentazione delle attività di ricerca e studio sulle testimonianze archeologiche in grotta, che sono state confrontate con quelle realizzate a fine Ottocento dai primi esploratori, Patroni e Carucci. Si sono aperti spunti interessanti per nuove analisi e valutazioni sui dati raccolti, alla presenza di esperti del settore, tra i quali Maria Adelia Bernabò Brea (Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria), Pierfrancesco Talamo (Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia), Antonella Minelli (Università degli studi del Molise, che sta guidando le ricerche nella grotta di Polla), Alessandra Serges (Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini di Roma), Sonia Pacifico (Museo Archeologico Provinciale di Salerno). Nell’ambito del convegno, inoltre, è stato conferito il Premio Mida al giovane talentuoso Carlo Delle Donne, proveniente dalla Scuola Normale di Pisa, che ha condotto una lodevole ricerca sul ruolo dell’ambiente nella riflessione medica greca. Il premio è un riconoscimento al lavoro di eccellenza svolto da un giovane ricercatore con l’obiettivo di dare visibilità al suo contributo attraverso una pubblicazione edita MIdA. Altro momento importante l’inaugurazione della nuova esposizione del Museo Speleo Archeologico MIdA01, che illustra i risultati delle ultime ricerche in grotta. Il Museo si pone l’obiettivo di accompagnare il visitatore in una esperienza emozionale, attraverso un autentico viaggio nella storia delle Grotte di Pertosa-Auletta.  “Un’esposizione innovativa  e interattiva – come hanno spiegato il presidente MIdA, Francescantonio D’Orilia, e il responsabile scientifico MIdA per l’archeologia, Felice Larocca – che interloquisce con il visitatore,  stimolando la curiosità di apprendere e calarsi in epoche passate attraverso la narrazione multimediale delle testimonianze archeologiche catalogate”.  Inoltre, il Museo ospiterà per due anni 67 reperti archeologici del Museo Archeologico Provinciale di Salerno, risalenti alle prime esplorazioni in grotta di Paolo Carucci, condotte alla fine dell’Ottocento. Plauso all’iniziativa è stato espresso dal presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Tommaso Pellegrino, e dal presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, che insieme ai sindaci di Pertosa e Auletta, Michele Caggiano e Pietro Pessolano, hanno presenziato il taglio del nastro.

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