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Ancora fumata nera alla Comunità del Parco. Ieri sera l’annunciata e attesa assemblea nel corso del quale sarebbero stati trattati argomenti che in questi giorni sono al centro della discussione quali, l’assenza ormai da quasi 5 anni di un presidente della Comunità e la richiesta di riperimetrazione dei confini giunta da numerosi comuni della parte interna del area protetta. Di tale incontro non si può raccontare altro che non si è svolto. Ad affollare infatti la sede del Centro Studi e Ricerche sulla Biodiversità a Vallo della Lucania luogo d’incontro, per lo più erano presenti i membri dei diversi comitati che si sono costituiti nel corso di questi mesi in segna di protesta contro la gestione dell’ente. Dei circa 80 componenti della comunità invitati all’assemblea, invece, erano giunti in via Montichiari soltanto 31. Ciò ha comportato l’inevitabile annullamento della seduta con il rinvio alla seconda convocazione prevista per il prossimo 23 marzo sempre alle ore 15,30. L’esito dell’incontro non sembra sia stato particolarmente gradito da quanti invece si erano presentati nella speranza di ricevere finalmente risposte o, quantomeno, ipotizzare un pizzico di attenzione sulle diverse problematiche emerse, particolarmente nel corso degli ultimi mesi. La convocazione per la data del 16 marzo era stata consegnata in data 23 febbraio. L’ennesimo flop sembra abbia suscitato l’ira dei cittadini presenti che, al termine dell’appello, hanno proclamato fortemente e ad alta voce il loro disappunto. Intanto in queste ore, i sindaci del territorio del Parco sono stati chiamati ad incontrare la VII Commissione Ambiente in Regione Campania proprio per discutere della richiesta di riperimetrazione dei confini, uno dei temi all’ordine del giorno nell’assemblea della comunità