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martedì, 21 Marzo, 2023
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    P.O. Polla, arriva il “codice rosa” al Pronto soccorso con il supporto della Banca Monte Pruno

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    All’interno del Luigi Curto di Polla potrebbe nascere un’area dedicata alle donne vittime di violenza. È quanto spera il Comitato Se non ora quando – Vallo di Diano, supportato dalla sensibilità della Banca Monte Pruno. I presupposti ci sono.

    La Regione Campania ha infatti recepito le Linee guida nazionali che le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere, aventi al loro interno un Pronto Soccorso, dovranno seguire nel fornire assistenza alle donne vittime di violenza attraverso un Percorso adeguato nel trattare le conseguenze fisiche e psicologiche che i maltrattamenti maschili producono sulla loro salute.

    La presidente del comitato Se non ora quando – Vallo di Diano, l’Avv. Rosy Pepe, ha quindi in questi giorni riformulato al commissario straordinario della Asl Salerno, dott. Mario Iervolino, e al direttore sanitario dell’ospedale Luigi Curto di Polla, dott. Luigi Mandia, la richiesta di individuare, all’interno del presidio ospedaliero di Polla, un’apposita area preposta ad assolvere alle finalità del Percorso. Che consta di 6 punti fondamentali e uno di questi prevede che la donna arrivata al triage e presa in carico dovrà essere accompagnata in un’area separata dalla sala d’attesa generale, che le assicuri protezione, sicurezza e riservatezza. Questo sarà il luogo di ascolto e di prima accoglienza dove verrà visitata e sottoposta ad accertamenti clinici anche per una eventuale denuncia/querela.

    Il Comitato ha inoltrato di nuovo la richiesta ai vertici forte della disponibilità, assicurata già dall’anno scorso, dal direttore generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese, a provvedere a quanto occorre non solo per la realizzazione della sala, ma anche per i correlati arredi e suppellettili. Interpellato nuovamente – fanno sapere dal comitato – il direttore Albanese ha riconfermato anche di recente il finanziamento richiesto per l’allestimento dell’area protetta.

    Il comitato Se non ora quando -Vallo di Diano attende ora fiducioso un riscontro positivo “nella speranza – sottolineano – che non si perda l’occasione per dare concreta fattività ad una collaborazione d’intenti tra soggetti privati ideatori e finanziatori e istituzioni pubbliche preposte al soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne che subiscono violenza di genere”.

    Rosa ROMANO

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