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È stata pubblicata sul sito del Comune di Polla la delibera in risposta alla lettera inviata nel febbraio scorso da EcoAmbiente in cui si chiede al Consorzio di Bacino la disponibilità a poter inserire il sito ubicato nell’area industriale di Polla, come area di stoccaggio rifiuti, per l’ottenimento del finanziamento regionale riservato alle stazione ecologhche di stoccaggio al servizio dello Stir di Battipaglia. Un richiesta che riceve, come riportato nella delibera del 28 marzo scorso, pubblicata solo ieri sul sito del Comune, come evidenziato da Giuseppe Di Giuseppe, attivista del gruppo MeetUp di Sala Consilina, un secco e deciso no da parte del Sindaco Rocco Giuliano.
La delibera è stata approvata con voti unanimi in consiglio,riporta la lettera in cui Giuliano, ricordando il suo ruolo di Sindaco di Polla e componente del consiglio di amministrazione del Consorzio di Bacino “esprime – si legge – il proprio dissenso all’istanza di inserimento del Comune di Polla nelle proposte progettuali per lo stoccaggio di rifiuti”. Nella risposta il primo cittadino ricorda come l’area individuata è ubicata in una zona industriale e pertanto un eventuale sito di stoccaggio potrebbe risultare dannoso per le aziende in loco. Inoltre Polla ha già accettato di ospitare una discarica consortile ed un’area di stoccaggio a ciò si aggiunge che i sindaci valdianesi pare abbiano individuato un’altra area in altro comune per la realizzazione di un impianto rifiuti. Confermato quindi il no secco di Polla ad ospitare un sito di stoccaggio al servizio dello STIR di Battipaglia in vista del blocco temporaneo del Termovalorizzatore di Acerra.
La delibera, seppur forte e ampiamente motivata, potrebbe non essere sufficiente come ha evidenziato Giuseppe Di Giuseppe. La Legge Regionale dell’8 agosto 2018 che modifica la legge maggio 2016 in materia di rifiuti, all’art. 1 introduce nuove disposizioni in materia di individuazione delle zone idonee alla localizzazioni di impianti per recupero e smaltimento rifiuti. In questo articolo si legge come non sia consentito realizzare impianti nelle aree naturalistiche o laddove vi sia una delibera del consiglio comunale che comunichi la sua contrarietà alla realizzazione degli impianti motivandola. Ma, nella parte finale del punto (d, si legge: Nelle medesime aree l’autorizzazione regionale è comunque rilasciata per impianti previsti in conformità alle norme vigenti e riguardanti alcuni tipi di rifiuti”.
Anna Maria CAVA