Il recente blitz dei carabinieri di Polla presso gli uffici della Ergon rappresenta solo il penultimo atto che vede coinvolta l’azienda che gestisce lo smaltimento e la raccolta rifiuti in diversi comuni a sud della provincia. Le forze dell’ordine sono nuovamente chiamate in causa dopo il ritrovamento, questa mattina, da parte di alcuni dipendenti di una microcamera posta nell’atrio all’ingresso della sede ubicata presso l’area industriale di Polla. I dipendenti hanno chiesto pertanto l’intervento delle forze dell’ordine per evidenziare la presenza di un sistema di videosorveglianza del quale non sapevano nulla in barba a quanto stabilito dalla recente sentenza della Corte Costituzionale che sancisce che l’eventuale installazione di microtelecamere puntate sui dipendenti o sui luoghi di lavoro debba prevedere la stipula di un accordo con le rappresentanze sindacali. I dipendenti chiedono lo stralcio delle registrazioni. Nei giorni scorsi i carabinieri erano entrati e hanno portato via le registrazione delle apparecchiature elettroniche utilizzate per timbrare i badge in entrate e in uscite e verificare se qualcuno avesse timbrato anche per qualche altro dipendente che invece di essere sul posto di lavoro si trovava altrove.