Pontecagnano Faiano, 20enne aggredito da 4 coetanei

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Sembra assurdo ed assolutamente inaccettabile per un Paese che si definisce civile, eppure, ad oggi, siamo costretti a fare i conti con la violenza e l’aggressione verbale e fisica dei giovani. Mentre l’Italia intera è sconcertata da quanto accaduto al giovane Willy Monteiro Duarte ucciso dalla violenta e furiosa aggressione di 4 giovani che lo hanno pestato a morte in maniera ingiustificata ed inaccettabile, anche nel salernitano si verificano casi di atti di violenza tra giovani.

L’ultimo episodio si è verificato nei giorni scorsi e si è conclusa con l’attività dei carabinieri della Compagnia di Battipaglia che hanno esecuzione all’Ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari e del divieto di dimora nel territorio dei comuni della provincia di Salerno, emessa dall’Ufficio del GIP del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo, nei confronti di quattro giovani, tutti gravemente indiziati di concorso in lesioni personali gravi e porto ingiustificato di armi, in danno di un loro coetaneo ventenne.

Secondo quanto emerge pare che lo scorso 7 agosto i militari dell’arma erano stati chiamati ad intervenire in Piazza Risorgimento a Pontecagnano Faiano per una lite in corso tra ragazzi, alcuni armati di mazze da baseball e con una persona ferita e sanguinante giacente a terra. I responsabili, di cui uno di 21 anni con precedenti di polizia e destinatario della misura di custodia  degli arresti domiciliari, ed altri giovani di 19, 21 e 22 anni  per i quali è stata emessa la misura cautelare di divieto di dimora, nel corso della rissa, cagionavano alla vittima, al momento dell’aggressione in compagnia di un amico minorenne (classe 2002), la lesione completa dell’arteria femorale dell’arto sinistro.

Le investigazioni, supportate dall’esito delle informazioni testimoniali raccolte sulla scena del crimine e dall’analisi dei tabulati telefonici, ricostruivano il movente dell’aggressione, da ascrivere a questioni di carattere sentimentale, ovvero alla cieca gelosia di uno degli indagati esplosa a seguito della richiesta di amicizia che la ex fidanzata aveva rivolto all’amico minorenne della vittima su un sito social.

Anna Maria CAVA

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