Le attività poste in essere nell’ambito del programma S.O.F.U, proseguono in maniera incessante e con un grande apprezzamento da parte degli utenti che si sentono coinvolti nelle iniziative volte al reinserimento dei detenuti ospiti della Casa Circondariale Antonio Caputo di Salerno. Un progetto che vuol rilanciare all’interno della società utenze speciali cercando di individuare le loro passioni e valorizzarle favorendo un nuovo approccio alle realtà sociali ed economiche dei contesti in cui vivono. Dopo aver dato una identità allo Sportello di Orientamento e Formazione per Utenze Speciali, appunto S.O.F.U creando il brand identificativo, i detenuti hanno definito tredici “business ideas” che saranno raccolte in un “book” per la loro presentazione a Istituzioni e Imprese che a vario titolo possono impegnarsi per la loro concretizzazione.
“Un fermento creativo e motivazionale all’interno del carcere – spiegano gli ideatori del progetto – che ha creato negli ospiti una nuova visione di futuro alimentata con la formazione e l’affiancamento per la verifica di fattibilità tecnica, economica, logistica e di mercato delle attività concepite dai detenuti e ricadenti nei più svariati settori come ad esempio raccolta e lavorazione dei metalli, noleggio auto, movimentazione terra, valorizzazione dei prodotti certificati, lavorazioni meccaniche e artigianali, servizi e attività edili, tatuaggi,design, moda, degustazione e tanto altro”. L’iniziativa, finanziata dalla Regione Campania, vede insieme una rete di partner quali: E.T.S. Socrates di Sala Consilina come ente capofila, Cooperativa Sociale Fili d’Erba e Associazione Quartieri Ogliara, che hanno aiutato i detenuti a predisporre ed aggiornare i loro curriculum vitae in vista degli incontro con imprese profit e no profit, pubbliche e private finalizzati alla creazione di partenariati e all’inclusione sociale. Presso la casa circondariale di Salerno sono inoltre stati allestiti laboratori di “Co Progettazione” da dove è partito il progetto di “Adolescenza & Sbarre” che ha visto il coinvolgimento anche dell’I.C,ATT di Eboli, dell’ETS Avalon, dell’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Salerno e della Casa Circondariale Antonio Caputo di Salerno.
Sono inoltre previste attività di PrisonArt per rendere più accoglienti gli ambienti dell’istituto penitenziario oltre a diverse altre attività come: Scuola di Fumetto e di Musica Rep, Percorsi di Genitorialità e Assistenza Domiciliare Socio Assistenziale, Laboratorio di Orientamento al Lavoro e all’Imprenditorialità. Le imprese e le istituzioni interessate ad offrire un’opportunità di lavoro agli utenti del progetto potranno presentare la loro manifestazione di interesse ai referenti del progetto ossia a Vincenzo Quagliano e a Caterina Di Bisceglie di ETS Socrates di Sala Consilina.