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Arriva decisa la posizione del vice coordinatore di Forza Italia Salerno Valentino Di Brizzi che invita i cittadini tutti a recarsi a votare per il referendum del 17 aprile. Il quesito referendario di domenica prossima chiede ai cittadini di pronunciarsi sulle concessioni per le trivellazioni petrolifere in mare entro le 12 miglia dalla costa che, al momento e secondo la modifica del decreto legislativo 2006 sono confermate fino ad esaurimento del giacimento. Una norma introdotta con poche righe che non raccoglie il consenso delle parti politiche. Ma oltre al quesito referendario in se, nelle scorse settimane il premier Renzi aveva fatto notevolemtne discutere con le sue parole che invitava i cittadini a non andare a votare. Sull’importanza del referendum interviene deciso il vice coordinatore provinciale di Forza Italia che invita i cittadini a recarsi alle urne e ad esprimersi con un SI quindi per l’abrogazione di parte della norma. Domenica prossima, 17 aprile, saremo chiamati al voto per il referendum sulle trivellazioni. “Recarsi alle urne – sottolinea Valentino Di Brizzi – e votare al Referendum è un esercizio della sovranità popolare che non possiamo più delegare o non svolgere. Da anni, ormai, – sottolinea – siamo governati da Presidenti non eletti dal popolo e questo va a discapito di tutte le scelte fatte dai cittadini. Domenica prossima 17 aprile – continua – indipendentemente dalla posizione che si vuole esprimere, abbiamo la possibilità di riprenderci la nostra dignità di popolo e di scegliere in che modo gestire la ns. terra, il ns. futuro e le ns. risorse. Sono sempre stato convinto e lo sono tutt’ora che il petrolio è una risorsa e come tale va gestita. Per questo – prosegue Di Brizzi – mi recherò alle urne e voterò SI al Referendum, perché sono convinto, che come tutte le risorse non possiamo e assolutamente non dobbiamo consegnarle in maniera definitiva alle imprese estrattive. Votando no, o anche, fattore ancor più grave non andando a votare, è come se trasferiremo di nostra mano la proprietà della nostre risorse e quindi della nostra terra alle compagnie petrolifere, senza poter più avere modo di esercitare controlli e di poter intervenire sulle attività di estrazione, né sulle tutele ambientali e che sono fondamentali e necessarie Non ci sarà inoltre concesso – spiega ancora il vice coordinatore provinciale di Forza Italia – di avere voce in capitolo e poter argomentare sulla tempistica di estrazione che passerebbe sotto il loro esclusivo arbitrio. Io – termina Di Brizzi – ho sempre sostenuto la tesi del dialogo, del confronto e della gestione delle risorse in favore del territorio. Mi sono scontrato con chi, in passato, ha detto NO a PRESCINDERE e, con la stessa coerenza che mi contraddistingue, mi scontro con chi, adesso, più o meno gli stessi di prima, vogliono che si dica SI a PRESCINDERE”. Su queste basi il rappresentante di Forza Italia si rivolge a tutti i cittadini invitandoli a non sottovalutare l’importanza del quesito referendario proposto e recarsi alle urne. “Per questo – conclude il Vice Coordinatore di Forza Italia – domenica non lasciamo che siano altri a decidere del ns. futuro, invito tutti a non astenersi e a non sottovalutare l’importanza di recarsi alle urne NON ASTENIAMOCI, rechiamoci alle urne e votiamo SI al quesito referendario proposto”. Anche il Sindaco di Montesano sulla Marcellana Donato Fiore Volentini nelle scorse ore ha invitato i cittadini al voto del referendum di domenica prossima e a non astenersi. Volentini lo ha fatto attraverso il suo profilo facebook: “Votare ai referendum, – scrive Donato Fiore Volentini – considerato il non raggiungimento del quorum, essenziale per la validità della consultazione non è soltanto un diritto ma un dovere. E’ sconcertante, l’indicazione del Governo di non votare il 17 aprile in quanto – continua – se proprio volevano evitare il referendum bastava legiferare secondo la propria convinzione sul quesito piuttosto che arrivare al referendum buttando 200 milioni di euro per lo sfizio di umiliare i promotori del quesito referendario. Sono fiducioso – conclude – che gli italiani siano migliori di chi li governa”.