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La procura della Repubblica di Roma ha messo sotto inchiesta sette persone, tra cui il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca e l’ex capo della segreteria politica del presidente Nello Mastursi per i reati di concorso in concussione e induzione e rivelazione del segreto d’ufficio. Gli altri cinque indagati sono il magistrato Anna Scognamiglio, giudice del Tribunale Civile di Napoli e relatore della sentenza con cui i giudici partenopei consentirono a De Luca di esercitare la sua funzione di governatore e rinviando gli atti alla corte costituzionale, il marito, l’avvocato Guglielmo Manna, presidente del Comitato unico di garanzia dell’Ospedale Santobono di Napoli, Giuseppe Vetrano, già coordinatore delle liste De Luca ad Avellino e due infermieri de Santobono, Gianfranco Brancaccio e Giorgio Poziello. Secondo gli inquirenti, l’avv. Manna dopo aver cercato e infine trovato un contatto con Mastursi avrebbe chiesto al capo della segreteria politica del presidente un incarico importante nell’ambito della sanità regionale in cambio di un esito favorevole del giudizio sulla legge Severino che vedeva impegnata la moglie. Gli inquirenti hanno in possesso un’intercettazione in cui Manna avrebbe fatto questa promessa a Mastursi. Da qui è nata l’inchiesta condotta dalla Procura di Roma, e non di Napoli in quanto coinvolto un giudice del distretto partenopeo, a cui è seguita lo scorso fine settimana la perquisizione in casa e nell’ufficio in regione di Mastursi, poi dimessosi. Mastursi, sembrerebbe, non avrebbe comunicato a nessuno l’avvenuta perquisizione da parte delle forze dell’ordine. In questa vicenda resta da chiarire la posizione di De Luca anche se c’è da sottolineare come alla pronuncia del 2 luglio favorevole al governatore della Campania non sia seguita alcuna nomina per Manna. Il presidente della Regione Campania ha affidato a Radio Kiss Kiss la sua replica: “Se dovesse esserci qualcosa la magistratura faccio il proprio corso ma noi siamo assolutamente tranquilli”. De Luca ha dato inoltre mandato al suo legale di chiedere un incontro per essere ascoltato dall’autorità giudiziaria competente. Dai banchi dell’opposizione non tardano ad arrivare le parole di Stefano Caldoro, capo dell’opposizione di centro destra, per il quale “il presidente della giunta regionale manca di chiarezza verso la stampa e i cittadini”. Per Valeria Ciarambino del Movimento Cinque Stelle “ciò che colpisce è il mistero che avvolge le dimissioni di Mastursi e il silenzio assordante di De Luca sul suo braccio destro”.