{vimeo}265877469{/vimeo}
Elena Angeloni, Margherita Cagol, Annamaria Mantini, Barbara Azzaroni, Maria Antonietta Berna, Annamaria Ludmann, Laura Bartolini, Wilma Monaco, Maria Soledad Rosas, Diana Blefari sono le dieci militanti politiche che dagli anni Settanta all’inizio del nuovo millennio hanno preso le armi o dato vita ad azioni illegali in diverse organizzazioni e aree della sinistra rivoluzionaria.
Donne raccontate nel libro di Paola Staccioli “Sebben che siamo donne. Storie di rivoluzionarie” presentato ieri sera a Sala Consilina nell’ambito degli eventi culturali promossi dall’associazione Ipazia presieduta da Ombretta Pinto.
Presente all’incontro anche Silvia Baraldini, attivista italiana condannata negli Stati Uniti per associazione sovversiva. Componente negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta del movimento Black Panther Party che combatteva per i diritti civili dei neri, dell’organizzazione 19 maggio legata al Black Liberation Army, nell’83 Baraldini è stata condannata a una pena di 43 anni di carcere negli Stati Uniti per concorso in evasione, associazione sovversiva e ingiuria al tribunale.
Molti di questi trascorsi in isolamento e carceri di massima sicurezza. Ma il sostegno dei partiti di sinistra e di organizzazioni umanitarie hanno portato alla sua estradizione in Italia nel 1999. Dopo gli arresti domiciliari, Silvia Baraldini, è stata scarcerata il 26 settembre 2006 per indulto.
Antonella Citro