{vimeo}327924352{/vimeo}
Arriva la replica del Consac alla denuncia del Condacons Vallo di Diano ÂÂÂ sulla richiesto di intervento dell’ARPAC per effettuare verifiche su un depuratore a Sala Consilina in quanto erano state rilevate anomalie su alcuni parametri a seguito analisi effettuate si richiesta di un gruppo di cittadini. Immediata arriva la replica del CONSAC che ricorda come il Testo Unico Ambientale disciplina le attività di controllo dei depuratori ÂÂÂ per verificarne il corretto funzionamento. Prelievi e controlli che, come da normativa vigente, devono essere resi accessibili per il campionamento da parte dell’Autorità competente attraverso un pozzetto fiscale o di ispezione.
“Ciò significa – spiegano dal Consac – che, al fine di conseguire la prova del superamento del limite tabellare di uno scarico, il prelievo deve essere effettuato dalle Autorità competenti utilizzando il pozzetto fiscale, indicato nell’atto autorizzativo dell’impianto, posto immediatamente prima del riversamento del refluo sul corpo ricettore. E’ assolutamente fuorviante – sottolineano i responsabili del Consac ÂÂÂ – effettuare il prelievo dopo il riversamento dello scarico sul corpo ricettore per ricercare una eventuale violazione tabellare specifica”. Una premessa che vaÂÂÂ a spiegare come possano esserci comunque dubbi in merito al campione anche per ciò che riguardano gli aspetti tecnici e di conservazione dle campione stesso poi analizzato.ÂÂÂ Per l’ente gestore, in ogni caso, l’attività commissionata dal Codacons di Sala Consilina è stata eseguita in violazione delle più elementari norme in materia.
“La presunta “attività di controllo” – dichiarano – pare non sia stata effettuata da nessuna Autorità competente e, cosa ancor più grave, il prelievo non è stato eseguito al pozzetto di ispezione interno all’impianto di località Marrone. Pertanto, la caratterizzazione pubblicata non è certamente rappresentativa del refluo effluente dal predetto impianto gestito da Consac”. Nel precisare inoltre che i controlli recenti effettuati dal Consac e dall’ARPAC sul depuratore in questione hanno evidenziato come i parametri risultino rispettati, sottolineano anche come l’ente stia valutando la possibilità di denunciare in sede penale le attività del Condacons ritenute illegittime.
Alla nota del CONSAC, arriva la risposta del responsabile del Condacons Vallo di Diano Roberto De Luca che spiega come, nella nota, non era stato fatto alcun riferimento né all’attività della ditta gestore né alla funzionalità del depuratore, chiedendo semplicemente all’ARPAC di effettuare specifiche verifiche. “Siamo ben consapevoli – spiega De Luca – che le analisi effettuate possono solo essere indicative di eventuali problemi. Noi saremo i primi – sottolinea – ad essere felici di sapere che tutto funziona perfettamente. Per tale ragione abbiamo chiesto l’intervento dell’ente deputato al controllo senza volerci sostituirci ad essi. Come cittadini – spiega in conclusione – non è nostra intenzione puntare il dito contro qualcuno, ma semplicemente sollevare una questione di interesse collettivo”
Anna Maria CAVA