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martedì, 5 Dicembre, 2023
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    Salvitelle, rito dell’asta del portatore: la CEC vieta la tradizione. Popolazione divisa

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    Con l’approssimarsi della festività di San Sebastiano a Salvitelle in programma il 20 gennaio, proseguono le polemiche che riguardano le direttive emanate dalla Conferenza Episcopale Campana a seguito ispezione del 2012 ed entrate in vigore sin dall’anno successivo. In particolare a Salvitelle i fedeli si interrogano sulla decisione da parte dell’Arcivescovo Moretti di annullare la tradizionale asta che, a seguito offerta presentata, designava i portatori della statua di San Sebastiano per la processione mattutina in programma dopo la messa solenne. La tradizione prevedeva che i portatori venivano scelti tra coloro che avevano offerto di più nel corso dell’asta. Un elemento, come già sottolineato, che fa parte essenzialmente della consuetudine locale ed è un rito che si ripete ormai dai tempi antichi. In rispetto delle nuove norme emanate dalla Conferenza Episcopale Campana, tale rito è stato annullato non ritenendolo adeguato alla religiosità che caratterizza le feste in onore dei Santi. Scatta così la polemica nel piccolo comune con la popolazione che si divide tra favorevoli e contrari. Con l’insediamento del nuovo parroco Don Angelomaria Adesso, già parroco anche di Palomonte, era stata fissata una riunione periodica in data 20 di ogni mese per organizzare al meglio la festività del Santo patrono San Sebastiano. In occasione degli incontri, puntualmente veniva riportata alla ribalta l’impossibilità di organizzare la tradizionale asta del portatore. Alle continue lamentele il parroco decide di organizzare un sondaggio tra tutti i cittadini di Salvitelle per raccogliere il parere. La comunità, infatti, nonostante il rito ormai consolidato da anni se non proprio da secoli, la cittadinanza risultava divisa, con una parte che evidenziava come, essendo l’asta rito distintivo e consolidato nella tradizione popolare non andava vietata, mentre un’altra parte della popolazione ribadiva che il rito impediva ai meno abbienti di portare in spalla la statua del santo patrono. Su quest’ultimo punto, va sottolineato che,m in occasione della festività di San Sebastiano a Salvitelle vengono realizzate diverse processione e l’asta era valevole solo per la processione che seguiva la messa solenne mentre nelle altre occasioni chiunque poteva portare la statua a spalla. Dal sondaggio effettuato in chiesa risultano 181 i votanti di cui 154 favorevoli al ripristino dell’asta e 27 contrari. L’esito, pur portato all’attenzione dell’arcivescovo, non sembra abbia però sortito l’effetto sperato, persistendo ancora i divieto di realizzare l’asta nel rispetto delle norme imposte dalla Conferenza Episcopale Campana. Va sottolineato che, sono diversi i divieti imposti dalla CEC in merito alle funzioni religiose per le festività, al fine di dare maggior risalto all’aspetto liturgico celebrativo e lasciando ben poco spazio al lato ludico della festa. Si potrebbe però anche sottolineare un altro aspetto che potrebbe essere la causa scatenante della protesta a Salvitelle. “Come mai  i numerosi divieti imposti dal regolamento a livello regionale, pertanto su tutte le feste religiose della Campania, soltanto con il rito dell’asta a Salvitelle vi è questa ferma opposizione?”

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