{vimeo}155381740{/vimeo}
Non sono andate giù al consigliere comunale Rosario Capozzolo le dichiarazione del vice-sindaco di Sant’Arsenio per la vicenda che ha visto il MEF impugnare davanti al TAR le delibere delle aliquote dei comuni. Nei mesi scorsi la cancellazione della sanatoria nella legge di stabilità per i comuni che avevano approvato in ritardo le delibere ha creato non pochi problemi a ben 800 enti comunali italiani tra i quali due del Vallo di Diano i cui consigli avevano approvato le aliquote dopo il 30 luglio. La mancata approvazione nei termini ha quindi portato Il MEF a presentare ricorso al TAR per la richiesta di annullamento delle delibere. Su questa situazione che ha visto coinvolti anche i comuni di San Pietro al Tanagro e Sant’Arsenio per il Vallo di Diano il vice sindaco di Sant’Arsenio Andrea Annunziata, in cui affermava che le aliquote solitamente vengono deliberate in fase di approvazione del bilancio e quindi entro la fine dell’anno, inoltre Annunziata spiegava come l’ufficio finanziario non era stato in grado di far fronte all’emergenza che si era venuta a creare per pareggiare le spese in tempi celeri provocando quindi il ritardo nella delibera. “Trovo inappropriate e fuori luogo – commenta Rosario Capozzolo – le parole del vicesindaco di Sant’Arsenio Andrea Annunziata che all’epoca dei fatti era già consigliere delegato al bilancio e ai tributi. Puntare il dito contro l’ufficio economico finanziario per nascondere responsabilità che potrebbero risiedere anche altrove è poco onorevole, – sottolinea – soprattutto quando queste parole sono indirizzate a persone come i dipendenti del Comune di Sant’Arsenio che tutti i giorni svolgono al meglio il proprio dovere e vanno molte volte anche oltre il proprio orario di lavoro solo per il bene del Comune al quale appartengono”. Capozzolo interviene poi attaccando l’amministrazione anche su altre azioni poste in essere dal gruppo guidato da Antonio Coiro soffermandosi in particolare sulla riduzione dei posti auto a seguito dei lavori di ammodernamento della piazza effettuati. “Non si capisce quali siano le motivazioni alle base di decisioni prese ultimamente da questa amministrazione, e risultate quantomeno discutibili, come quella di non ripristinare molti dei parcheggi che prima esistevano, a seguito dei lavori di ripavimentazione della piazza che potrebbero portare danni economici in termini di mancato guadagno per le attività commerciali di Sant’Arsenio e che creano enorme difficoltà a trovare un posto auto libero in piazza soprattutto nei giorni in cui le scuole sono aperte”.