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Sulla scrivania del Sindaco di Sant’Arsenio Donato Pica è arrivata nei giorni scorsi una petizione sottoscritta da un centinaio di cittadini per richiedere interventi urgenti e al massimo risolutivi al fenomeno del randagismo. PortavoceÂÂÂÂ e primo firmatario della petizione l’Avvocato Paolo Farnetano, che, con nota stampa, sottolinea come la petizione sia frutto, dell’aggravarsi della situazione con diverse aree del territorio comunale in cui i cani randagi riunendosi in branchi costituiscono un pericolo per l’incolumità delle persone.
“Il Comune di Sant’Arsenio – scrive l’Avvocato Farnetano – si porta dietro da un pò di anni la problematica del randagismo, problematica stessa che risulta seria e preoccupante, e ben lontana dall’essere risolta. I numerosi cani randagi che vagano in varie zone del territorio – continua – costituiscono un grave pericolo per la sicurezza e l’incolumità fisica delle persone, esposte alla possibilità di subire danni e lesioni di vario genere, come peraltro già accaduto, con conseguente danno economico per lo stesso Ente comunale, che si risolvono sfavorevolmente a carico dell’intera collettività”.
Il problema randagismo, inoltre, secondo quanto affermato dall’avvocato Farnetano èn un tema che investe anche la questione ambientale in quanto la presenza massiccia di cani randagio provocherebbe uno scompenso negli equilibri igienico sanitari e per il decoro urbano a danno anche degli stessi cani. Tutta una serie di argomentazioni che hanno indotto 102 cittadini di Sant’Arsenio a sottoscrivere la petizione per rivolgersi in maniera collettiva all’amministrazione comunale e chiedere interventi risolutivi della problematica, ritenendo PROBABILMENTE quanto fatto dall’amministrazione Pica in materia di randagismo, quale l’incentivo per chi adotta un cane randagio e le iniziativa di microchippatura, solo interventi tampone e non efficaci al fine della riduzione del fenomeno del randagismo.
“L’importante numero delle firme raccolte, che poteva essere ben superiore - si legge infatti nella nota a firma dell’Avvocato Paolo Farnetano – deve far riflettere gli amministratori, in primo luogo il Sindaco, in quanto segno evidente della serietà del fenomeno denunciato che deve essere affrontato ed eliminato con un’azione efficace e concreta.ÂÂÂÂ Gli interventi messi in atto finora sono parziali e non risolutivi”.
Anna Maria CAVA