{vimeo}278119176{/vimeo}
Serata ricca di emozioni quella svoltasi a Sanza ieri sera per il ricordo della Spedizione di Sapri di Carlo Pisacane conclusasi con la morte il 2 luglio del 1857. In piazza Cavour giovani attori hanno portato in scena la rappresentazione Pisacane: un sogno. Con la regia di Annamaria Loguercio, Carlo Pisacane e i suoi fedelissimi compagni di sventura, hanno emozionato e commosso il pubblico presente.
L’iniziativa èstata promossa dall’Associazione SapieNza onlus nata per raccogliere fondi a beneficio di bambini ospedalizzati e curata dal Consigliere comunale Antonio Citera. La serata si è aperta con il ricordo del maestro Peppino Laveglia tracciato dal giornalista Lorenzo Peluso che ha poi delineato i fatti e gli accadimenti di quel 2 luglio 1857. Un ricordo ed una ricostruzione di ciò che accadde quel 2 luglio 1857 alle porte dell’abitato di Sanza quando Pisacane ed i suoi, scampati all’eccidio del giorno prima alle mura della Certosa di Padula, si imbatterono nelle guardie urbane, scambiati per briganti ed assassini.
“Occorre ricostruire una storia che per molti anni non ha raccontato la verità – ha affermato il sindaco Vittorio Esposito – la Spedizione di Sapri, con molta probabilità, pagò a caro prezzo la mancanza di un’informazione mai giunta nella pienezza della sua efficacia alla popolazione locale, che, questo va ricordato, era assolutamente ignara dei moti unitari e delle gesta che si stavano sviluppando nel Paese. Il popolo di Sanza fu ingannato e dunque non fece altro che provare a difendere i propri averi, le loro famiglie, dalla minaccia di briganti che arrivavano per depredare le loro case. Questo gli era stato raccontato e questo fu l’epilogo di una vicenda tragica per la comunità di Sanza”.
Dunque il nostro lavoro di ricostruzione storica – ha aggiunto il sindaco di Sanza Esposito – va nella direzione di raccontare finalmente la verità dei fatti. Ciò che accadde quel giorno e perché. Questa serata, e la bravura di questi ragazzi, è un punto fermo nel percorso di riaffermazione di una verità che va riportata alla luce”. Una piazza Cavour, stracolma di gente dunque, per una serata di beneficienza, arricchita poi dall’esibizione del Gruppo Folk città di Caggiano.
G.O.