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La tradizione mariana e tutto quanto concerne i riti religiosi che fanno parte della cultura del territorio cilentano da inserire nell’inventario del Patrimonio Culturale Immateriale della Campania. È questo il nuovo progetto a cui si sta lavorando e che vedrà i riti celebrativi legati al culto della Madonna della Neve di Sanza inseriti in questo percorso che sarà presentato il prossimo 23 agosto nell’incontro dal titolo “Le giornate delle Identità Mediterranee, a cui parteciperà l’architetto Carla Maurano, presidente di Identità Mediterranee ed il Prof. Ferdinando Longobardi, docente dell’Università Orientale di Napoli.
La tradizione Mariana, le processioni, le reti di connessione culturale, antropologico, sociale che esistono da oltre mille anni tra le comunità del Cilento, quelle del Vallo di Diano, e della Val D’Agri sono indiscutibilmente un patrimonio culturale di tradizioni vive trasmesse dai nostri antenati: espressioni orali, linguaggi, pratiche sociali, riti e feste, conoscenza e pratiche concernenti la natura e l’universo. Persino fatto di artigianato tradizionale. E’ indiscutibile che questo patrimonio culturale immateriale è fondamentale nel mantenimento della diversità culturale di fronte alla globalizzazione e la sua comprensione aiuta il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco dei diversi modi di vivere, ma soprattutto è un patrimonio che va trasmesso di generazione in generazione. “Siamo all’inizio di un percorso – ha commentato il sindaco di Sanza, Vittorio Esposito – stiamo lavorando per realizzare la rete antropologica legata alla tradizione Mariana, con le processioni, le tradizioni ed i rituali che esistono da oltre mille anni tra le comunità del Cilento, quelle del Vallo di Diano, e della Val D’Agri.
Il primo obiettivo è candidare la tradizione antropologica legata alla Madonna della Neve a Sanza nell’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano. Successivamente il progetto dovrà per forza prevedere la costituzione di una rete di connessione tra Cilento, Vallo di Diano e Val D’Agri con il riconoscimento di questo grande patrimonio immateriale da parte dell’L‘UNESCO che ha tra i suoi obiettivi prioritari l’attuazione di misure atte a favorire la trasmissione del patrimonio culturale immateriale fra le generazioni, per questo nel 2003 ha adottato la Convenzione per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, ratificata dall’Italia nel 2007, nella quale è prevista una serie di procedure per l’identificazione, la documentazione, la preservazione, la protezione, la promozione e la valorizzazione del bene culturale immateriale” ha concluso il sindaco Esposito. Nel corso della serata si parlerà anche del tema “Mediterraneo – Islam cristianesimo e democrazia”.
Anna Maria CAVA