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mercoledì, 22 Marzo, 2023
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    Scuola, calano le iscrizioni in provincia di Salerno. Tagli alle cattedre

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    Allarme rosso per il prossimo anno scolastico nelle scuole salernitane. Risulta infatti un forte calo delle iscrizioni per le scuole primarie tanto da essere in dubbio anche la costituzione delle prime classi in diversi istituti. Da una circolare dell’Ufficio Provinciale sono stati annunciati tagli consistenti alle cattedre dovuto all’esiguo numero di iscrizioni registratosi. A farne la spese in particolare i docenti delle scuole primarie con un taglio previsto di circa 126 unità, in considerazione della dato negativo che evidenzia un calo delle iscrizioni di circa il 60%. Un dato decisamente preoccupante che non tocca soltanto le scuole primarie ma anche le medie e le superiori con cali del numero degli iscritti totale che, secondo le stime, dovrebbe aggirarsi intorno a meno 950 studenti rispetto agli anni precedenti. Sicuramente a risentirne maggiormente sono le elementari dove si prevede un calo di iscritti di 550 unità. Sempre in calo ma meno evidente anche il numero di iscritti alle scuole superiori che si attesati a ameno 250 unità. Più contenuto, ma pur sempre in diminuzione, il numero degli iscritti alle scuole medie e alle scuole d’infanzia. A fronte di un bilancio così poco favorevole sulle iscrizione nei diversi istituti d’istruzione, l’ufficio provinciale ha quindi previsto una sforbiciata nel numero della cattedre a disposizione per i docenti dei diversi corsi di studio. Come detto a risentirne in modo particolare sarà la scuola primaria. Non va comunque bene neanche per la scuola media, per i quali si prevedono tagli di circa 30 unità e le scuole superiori che dovrebbero subire una riduzione del personale docente di 50 unità. Alla notizia era prevedibile l’attacco delle sigle sindacali che, a questo punto chiedono che venga comunque garantito il posto di lavoro per i docenti. Cobas e Uil partono all’attacco preannunciando un possibile accorpamento delle classi e, gli stessi sindacati, denunciano quindi un eventuale aumento del numero degli alunni per classe in tutta la provincia. Notizie positive non giungono neanche dai pensionamenti. Infatti pur essendo alto il numero dei docenti chiamati a lasciare il loro posto di docente per raggiunti limiti di età, sembra che non vi sia comunque spazio sufficiente per ridimensionare il numero dei tagli previsti ed annunciati dall’ufficio provinciale scolastico. 

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