Scuola. Ecco la due giorni di scioperi, si lavoro sul ddl

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Il disegno di legge sulla “Buona scuola” del governo Renzi è ancora in discussione. I precari e i professori hanno fischiato il premier in visita a Bologna segno che in questo momento il feeling non c’è affatto. Contro questa riforma sono in programma tra oggi e domani diverse manifestazioni. Oggi in circa 100 piazze italiane ci sarà un flash mob mentre domani la mobilitazione di massa. Nelle aule del governo, e più in specifico, nella commissione Cultura sono state apportate alcune modifiche al ddl che, però, ancora non piace. Ieri, a Montecitorio, a lavoro per cercare di realizzare un testo condiviso. Nelle ultime modifiche, i presidi avranno meno poteri ma solo nell’elaborazione del piano dell’offerta formativa. Non più l’esclusiva, come detto nei giorni scorsi, ma la condivisione del progetto di durata triennale prima con il collegio dei docenti e poi con il consiglio d’istituto. Il resto però non cambia a partire dalla facoltà di scelta diretta dei docenti da quelli che saranno gli albi provinciali o di rete delle scuole allo stato attuale resta. Ma i nodi da sciogliere sono ancora molti e la commissione alla ancora non c’è arrivata. La chiamata diretta da parte dei dirigenti è uno di questi dal momento che non sono chiari i criteri di questa selezione. E poi la valutazione dei prof. Il premio aggiuntivo per il migliore, scelto, in base al testo dell’esecutivo dal dirigente scolastico in solitudine. Potrebbe essere modificato. Nella maratona della Commissione si è dato il via libera alla promozione dei cibi biologici e dei prodotti a km zero nelle mense, all’educazione alla parità di genere, alle scuole aperte per attività ricreative anche in estate e a più fondi agli istituti di Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Tra le altre novità, l’utilizzo di docenti formati appositamente per l’insegnamento di musica, inglese ed educazione motoria nella scuola primaria e l’attenzione alle competenze di cittadinanza, al contrasto alla dispersione scolastica, al bullismo, all’insegnamento dell’italiano per stranieri. Il resto si vedrà nei prossimi giorni. Di sicuro ora la voce del dissenso la faranno sentire docenti, precari, personale Ata e studenti. Oggi i flash mob e domani in sei piazze lo sciopero generale: Bari, Cagliari, Catania, Milano, Palermo e Roma. Dalla Campania alla volta della capitale partiranno circa 4mila persone. 

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