{vimeo}341777404{/vimeo}
La questione ripristino tratta ferrata Sicignano Lagonegro, in questo 2019, sembra essere tornata al centro del dibattito politico. Da una parte, Corrado Matera che, come assessore regionale al Turismo, già da alcuni anni cerca di incentivare i flussi turistici sul territorio valdianese al fine di dimostrare come eventuali investimenti per riattivare i collegamenti su ferro siano giustificati dalle grandi potenzialità turistiche dell’area, dall’altro il Senatore del Movimento 5 Stelle Francesco Castiello, si rivolge direttamente al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli con interrogazioni parlamentari specifiche legate al potenziamento dei collegamenti ferroviari.
Castiello infatti, già lo scorso gennaio con una lettera indirizzata, al ministro dei trasporti, a Trenitalia e all’amministratore delegato di Rete Ferrovie Italiane evidenzia come, il servizio sostitutivo di Ferrovie dello Stato sia insufficiente a garantire la mobilità del Vallo di Diano. Successivamente lo scorso marzo, presenta un’interrogazione parlamentare al Ministro Toninelli per chiedere quali iniziative intenda intraprendere per potenziare i collegamenti nel Vallo di Diano e nel lagonegrese parlando espressamente di servizio ferroviario e chiedendo anche il ripristino della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro. Nella nota parlamentare, in particolare, il senatore pentastellato ripercorre la storia della tratta ferrata sottolineando come, sin dalla sua realizzazione avvenuta sul finire dell’800 ha contribuito allo sviluppo dell’area con la nascita di numerosi insediamenti produttivi.
Inoltre Castiello ricorda come il Sud Italia sia tra le aree del Paese maggiormente penalizzate dal punto di vista dei collegamenti ferroviari con gran parte delle tratte prevalentemente a binario unico rispetto invece ad un Nord decisamente meglio collegato. Una differenza infrastrutturale quindi evidente che, come sottolinea nell’interrogazione il Senatore Castiello è ora, necessario colmare con una decisa inversione di tendenza rispetto alle politiche del passato che hanno fatto in modo che gliÂÂÂ oltre 16 mila chilometri di rete ferroviaria non fossero equamente distribuiti sul territorio nazionale penalizzando il sud.ÂÂÂ Mentre quindi Castiello punta ad intraprendere la strada delle interrogazioni parlamentari, l’assessore regionale Matera punta invece a dimostrare come, eventuali investimenti sulla tratta ferrata sarebbero giustificati da un concreto e possibile sviluppo economico di un’area che oggi risulta svantaggiata seppur dalle grandi potenzialità.
Anna Maria CAVA