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Continuano le proteste contro la legge sul riordino della Geografia Giudiziaria. Sabato scorso a Napoli contestato da avvocati ed amministratori locali il Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri nel corso di un convegno su “Mafie ed Economie” al quale era presente anche Roberto Saviano. Il ministro ha però ribadito l’intenzione di andare avanti con la legge, mentre la protesta ha invece incassato l’appoggio di Saviano.
La protesta contro la Legge sul Riordino della Geografia Giudiziaria e la soppressione dei Tribunali Minori non si placa e sabato scorso a Napoli è arrivata a coinvolgere in modo diretto il Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri. Avvocati e amministratori pubblici hanno inscenato un sit-in dinanzi Castel Capuano dove il Guardasigilli ha preso parte ad un convegno su “Mafie ed economie”, alla presenza tra gli altri dello scrittore Roberto Saviano e il presidente della Giunta regionale della Campania Stefano Caldoro. Un fuori programma che ha costretto il ministro Cancellieri, spinta dalle proteste degli avvocati napoletani accompagnati da alcuni sindaci, a lasciare il palco del convegno per incontrare i manifestanti nella Biblioteca dell’ex tribunale, e ad ascoltare presidente dell’Ordine degli avvocati di Napoli Francesco Caia che ha esposto le ragioni della protesta basata sulla contrarietà al riordino delle circoscrizioni giudiziarie e la media conciliazione obbligatoria. Caia ha invitato la Cemcellieri a visitare i tribunali minori “per toccare con mano il disastro della giustizia”. Nonostante le vibranti proteste, però, il Ministro della Giustizia ha confermato la sua intenzione di procedere sulla strada tracciata dal suo predecessore Paola Severino. “Ogni cambiamento provoca degli assestamenti” ha sottolineato il Guardiasigilli, aggiungendo che si cercherà di trovare il punto di convergenza ma confermando che comunque bisogna cambiare. “Vi sembra – ha detto rivolgendosi agli avvocati – che la giustizia abbia funzionato finora?. Siamo finalmente arrivati alla riforma –ha continuato- che come tutti i cambiamenti ha lasciato qualcuno non soddisfatto. Ma mi sembra che tutto quello che mi venga detto abbia un fondamento di campanile”. Intanto però la protesta degli avvocati ha trovato il sostegno di Roberto Saviano, che ha condiviso le preoccupazioni di alcuni esponenti della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che temono che i tagli della riforma possano indebolire la lotta alla camorra. “Comprendo la critica dei pm della Dda di Napoli – ha sottolineato Saviano- perché è evidente che lo spezzettamento delle condotte e quindi dei processi potrebbe generare delle difficoltà”. Per quanto riguarda il convegno su “Mafie ed Economie”, Cancellieri e Saviano hanno preso la parola dopo alcuni magistrati – come Federico Cafiero de Raho e Franco Roberti – che per anni sono stati protagonisti della lotta alla camorra e a quelle organizzazioni criminali che ormai sono diventate anche imprenditrici. “Il governo ha come obiettivo prioritario il contrasto alla criminalità organizzata ma dateci il tempo di lavorare”, ha insistito la Cancellieri, mentre Saviano, che da anni vive sotto scorta per i suoi libri contro i casalesi, ha evidenziato che bisogna contrastare non «solo chi spara, ma anche chi condiziona le imprese e gli appalti». Infine una curiosità: nelle mani di Saviano è arrivato molto apprezzato il libro “Truffa di Stato” scritto dal giornalista di Buonabitacolo Elia Rinaldi, che ha ricevuto i complimenti per la sua inchiesta dall’autore di “Gomorra”.