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Con una nota ufficiale il Comitato di Quartiere Mattina-Tufariello-Auletta, sempre attivo e vicino alle vicende legate al ripristino della ex SS 19 ter, arteria che collega dall’uscita dell’autostrada di Buccino fino a Polla utilizzata per anni come percorso alternativo alla A/3 Salerno-Reggio Calabria e del raccordo Sicignano-Potenza, chiede i motivi del ritardo dei lavori del I stralcio dei lavori sulla strada che, come in premessa, sono stati finanziati per 1milione e mezzo di euro dall’Anas nella convenzione stipulata il 13 giugno 2013 e dopo che con il decreto n.858 del 5 agosto 2014 era stato affidato l’appalto dei lavori alla ditta “Consorzio Stabile Policast” con sede a Roma. Inoltre, il Comitato lamenta il fatto che alla data odierna il milione e mezzo relativi al 2° stralcio non risulta stanziata e che la Provincia o la Regione Campania non hanno assunto impegni di spesa in proposito. Da qui la richiesta avanzata dal Comitato di Quartiere sui motivi dei ritardi dei lavori per il I stralcio, le ragioni per le quali il 2° stralcio della strada non risulta ancora inserito tra gli interventi urgenti finanziati dalla Provincia di Salerno e dalla Regione; e chiede in via definitiva la data di inizio e fine dei lavori già affidati. “Le condizioni della strada – si legge – sono, di recente, ulteriormente peggiorate. Inoltre la zona di Auletta rischia di restare completamente isolata” visto anche la frana che interessa la SS 19 delle Calabrie interrotta al Km 46 dal gennaio 2014. Una situazione che ormai condiziona in modo considerevole la viabilità dei cittadini locali ma anche dei passati con gravi conseguenze e ricadute sull’economia locale già fortemente colpita da una crisi economica che sembra non arrestarsi. La questione relativa alla EX SS 19 TER vive di continue promesse a cui mai seguono i fatti. I recenti lavori sulla Basentana, nota come autostrada Sicignano-Potenza porta molto spesso il traffico ad essere deviato sulla Ex SS 19 ter. Camion e Tir di grossa dimensione quotidianamente percorrono l’arteria generando ulteriori, inevitabili, danni all’arteria stradale e alla fine a pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini che abitano in queste zone.
