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Una scossa di terremoto di magnitudo 3.2 della scala Richter si è verificata ieri sera alle ore 19:44, ed è stata avvertita in diversi comuni della provincia di Potenza, del Vallo di Diano e del Tanagro. Il terremoto è stato infatti localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico dell’Irpinia, ai confini tra tra la Campania e la Basilicata, nella stessa area che fu epicentro del tremendo terremoto del 1980. Il terremoto si è verificato ad una profondità ipocentrale di 0,9 Km, dunque molto superficiale, e di conseguenza l’evento è stato ben avvertito dalla popolazione. I comuni dove la scossa sismica è stata maggiormente avvertita sono quelli salernitani di Ricigliano e Romagnano al Monte, e quelli potentini di Balvano, Baragiano, Bella e Muro Lucano. Nelle case, soprattutto ai piani più alti, vetri, lampadari ed oggetti hanno tremato, per fortuna senza conseguenze al di là di un comprensibile momentaneo spavento. Ad una distanza tra i 10 e i 20 Km dall’epicentro della scossa ci sono i comuni di Sant’Andrea di Conza, in provincia di Avellino, quelli di Auletta, Buccino, Caggiano, Pertosa, Polla, Salvitelle e San Gregorio Magno in provincia di Salerno, e quelli di Castelgrande, Pescopagano, Picerno, Rapone, Ruoti, Ruvo del Monte, San Fele, Sant’Angelo le Fratte, Savoia di Lucania e Vietri di Potenza in provincia di potenza. La scossa è stata avvertita anche nei comuni del Tanagro e del Vallo di Diano, ma per fortuna non si registrano danni a cose o persone. Inevitabilmente il distretto sismico interessato dall’azione della scossa, quello dell’Irpinia, riporta alla mente quanto accaduto il 23 Novembre 1980, quando alle 19:35 di una tragica domenica due scosse sismiche a breve distanza una dall’altra, del 9° e del 10° grado della scala Mercalli, sconvolsero per 90 secondi la stessa vasta area dell’Appennino Meridionale a cavallo tra Campania e Basilicata. I morti furono 2998, 8245 i feriti, 234969 i senza tetto.