La revisione della Riforma della Geografia Giudiziaria, arrivata in discussione alla Commissione Giustizia del Senato, ha riaperto la discussione sul taglio dei tribunali e, tra i disegni di Legge su cui la Commissione è chiamata ad intervenire, anche il DDL 659 di iniziativa del Consiglio Regionale della Campania, su proposta del consigliere regionale Corrado Matera che fa espresso riferimento alla situazione del Tribunale di Sala Consilina.
Nella nota della Commissione a margine della discussione, infatti, viene evidenziato come, le maggiori criticità, a seguito della riforma, si sono registrate in Campania “per il trasferimento – come si legge testualmente dal sito ufficiale del Senato – di circondari di tribunale da un distretto di corte d’appello ad altro distretto di corte d’appello limitrofo e finanche fuori regione, come nel caso del tribunale di Sala Consilina, originariamente inserito nel distretto di Salerno, poi scorporato e accorpato al tribunale di Lagonegro nel distretto di Potenza”. Una proposta che è stata anche oggetto di discussione nel corso del consiglio comunale aperto di Sala Consilina a cui era presente anche il consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro con il presidente Enzo Bonafine che aveva inzialmente manifestato le sue perplessità in merito ad una revisione della riforma temendo che, tale decisione, potesse portare a ridisegnare nuovamente dei confini della geografia giudiziaria senza tener conto delle condizioni territoriali.
Perplessità che, però, secondo quanto emerge, sono rientrate dato che lo stesso presidente Bonafine ha definito la Proposta di Legge elaborata dal consigliere regionale Matera ed inviata al Parlamento “l’unica che, se recepita integralmente, garantirebbe senza ambiguità di sorta il recupero del presidio di legalità” riferendosi al Tribuanle di Sala Consilina. In una nota, infatti, il presidente Bonafine, nel riconoscere come la bontà e l’utilità della proposta sottoposta al Consiglio Regionale della Campania da Corrado Matera, spiega anche quali erano, inizialmente le sue perplessità prevalentemente legate ai timori che un nuovo disegno, a vantaggio di altri territori potesse aggravare “gli effetti dello scellerato stupro”.
“Mi spiace – dichiara Bonafine nella lettera inviata al consigliere Matera – se tali perplessità possano essere state intese come diffidenza verso l’iniziativa. Il tuo apprezzato impegno – continua rivolto a Matera – certificano la piena credibilità e la migliore garanzia affinché il paventato rischio sia scongiurato. Da parte dell’Avvocatura – assicura il presidente dell’Ordine degli Avvocati – vi sarà entusiastico, generoso, doveroso sostegno, con il convincimento che rivendicare il risarcimento di un danno tanto grave ed ingiusto quanto illogico e gratuito. È un dovere verso noi stessi e le collettività nelle quali operiamo – conclude Enzo Bonafine – Le quali, però, – invita – dovranno mobilitarsi con orgogliosa determinazione perché solo se sarà la lotta del territorio potrà essere coronata da successo”.