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Il 12 gennaio del 2012 in primo grado il Tribunale di Vallo della Lucania aveva condannato ad 8 anni di reclusione suor Carmen Soledad per atti sessuali a danno di circa 30 bambini dell’istituto religioso Santa Teresa di Vallo della Lucania. Alla condanna della suora peruviana c’erano state anche le condanne a a 16 mesi due suore, suor Romana e suor Agnese, per favoreggiamento personale. Una sentenza scaturita dopo anni di indagini e interrogatori con 200 testimoni ascoltati e l’incidente probatorio durante i quali anche i minori sono stati ascoltati in aule protette e in videoconferenza da neuropsichiatri infantili. Ieri colpo di scena al processo di Appello. La Corte d’Appello ha assolto tutti gli imputati perché il fatto non sussiste. Rigettato l’appello della procura generale e delle parti civili e le ha condannate al pagamento delle spese processuali. Il procuratore generale Maddalena Russo ha condannato nel corso della sua arringa finale la conduzione delle indagini del pm dichiarando che si è trattato di “un processo nato male” e definendo “frettolosa e superficiale” la sentenza del Tribunale. A circa di dieci anni dall’apertura del filone d’inchiesta si pone fine alla vicenda che aveva destato molto scalpore e aveva riempito anche alcune pagine della cronaca nazionale.