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Il Governo taglia i trasferimenti ai comuni e gli enti rischiano seriamente il fallimento. Da diverso tempo ormai i sindaci lamentavano una situazione che li vedeva spesso nelle vesti di esattori per conto dello Stato senza riuscire ad avere le risorse economiche sufficienti per far fronte alle necessità dei territori. Solo i comuni del Vallo di Diano, a seguito della decisione del Governo per il 2015 avrà una perdita di oltre 1 milione e 700 mila euro, con diversi enti comunali che rischiano seriamente il fallimento. Un quadro decisamente sconfortante, soprattutto se rapportato ai dati dello scorso anno. Da alcuni dati sembra che ben 2 dei comuni del Vallo di Diano, cioè Polla e Teggiano, risultano essere in debito con lo Stato con Polla che deve allo Stato poco più di 195 mila euro e Teggiano in debito per 114 euro. In quest’utlimo caso potrebbe sembrare una cifra banale ma conferma come per Teggiano, i tagli hanno praticamente azzerato le risorse finanziarie a disposizione dell’ente. Nel dettaglio: Polla ha subito un taglio di trasferimenti rispetto al 2014 del 149,31% quindi 183 mila e 415 euro in meno; Teggiano un taglio del 75,52% quasi 279 mila 760 euro in meno; Atena Lucana 126 mila 257 euro in meno con una percentuale del 40,85% di riduzione. Non va meglio a San Pietro al Tanagro che dovrà subire una riduzione nei trasferimenti del 34,57% con 94 mila 545 euro in meno rispetto al 2014; Sant’Arsenio meno il 34,57% delle risorse con una perdita di 155 mila 296 euro; il Comune di Sala Consilina dovrà subire un taglio del 33,93% delle risorse con un meno 444 mila 851 euro nelle casse. Questi primi comuni potranno avvalersi dell’IMU agricola per far fronte ai tagli ma potrebbe non essere sufficiente. La percentuale di riduzione infatti, potrebbe ridursi a patto che tutti i cittadini chiamati a versare l’IMU agricola, lo facciano regolarmente. Il clima di incertezza che si respira intorno al nuovo tributo, rende questi Comuni più sensibili al rischio fallimento. Per i Comuni che non possono contare sull’IMU sui terreni agricoli, in quanto considerati comuni montani, la percentuale si riduce ma la situazione resta comunque preoccupante. I Comuni di Monte San Giacomo, Padula, San Rufo, Casalbuono, Sanza, Sassano, Buonabitacolo e Montesano, subiranno una riduzione più lieve di trasferimenti dallo Stato. In particolare: Monte San Giacomo la riduzione sarà dell’11,63% quindi meno 47 mila 872 euro; Padula -11,30% con 80 mila 623 euro in meno rispetto al 2014 San Rufo meno 10,96% cioé 51 mila 620 euro in meno; Casalbuono -9,80% 28 mila e 83 euro in meno. E ancora Sanza – 9,59% con 50 mila 509 euro in meno nelle casse del comune; una riduzione del 9,42% rispetto al 2014 per il Comune di Sassano che dovrà far quadrare i conti rinunciando a 73 mila 637 euro in meno rispetto allo scorso anno; Buonabitacolo subirà un taglio dell’8,77% con 37 mila 688 euro in meno di trasferimenti e Montesano che dovrà rinunciare a 51 mila 501 euro risultando il comune che subirà una riduzione di tagli delle risorse meno pesante rispetto a tutti gli altri comuni valdianesi con una percentuale di riduzione del 6,54%. In totale nel Vallo di Diano nel 2015, per decisione del Governo Renzi, arriveranno 1 milione 705 mila 663 euro in meno rispetto allo scorso anno. Una situazione che vede particolarmente a rischio fallimento i comuni di Polla, Teggiano e Sala Consilina, a cui si aggiungono i Comuni di San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio pur potendo contare sull’IMU Agricola