Battipaglia, lavoratori stranieri sfruttati e tenuti in condizioni di degrado

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sfruttamento lavoro

In una fabbrica di bancali in legno, nella zona industriale di Battipaglia, i Carabinieri hanno scoperto lavoro irregolare e profondo degrado.

A coadiuvare i militari erano presenti anche i Carabinieri Forestali e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Salerno e personale del servizio prevenzione infortuni dell’ ASL di Salerno.

I militari hanno trovato 15 operai intenti a lavorare: uno era cittadino italiano, gli altri, tra cui due donne, erano extracomunitari privi di permesso di soggiorno, provenienti dal Mali, dalla Moldavia, dall’India e dal Marocco. E solo 2 di essi sono risultati regolarmente assunti, gli altri sono lavoratori in nero.

I Carabinieri hanno scoperto che 5 operai stranieri dormivano in tuguri costruiti all’interno del capannone industriale, privi di qualsiasi requisito igienico sanitario e in condizioni degradanti. Si tratta di 4 moldavi, tra i quali 1 donna, e 1 malese che utilizzavano materassi di fortuna appoggiati per terra e un unico bagno “alla turca”.

Dai primi accertamenti è emerso che venivano pagati circa 2,5euro l’ora ed erano costretti ad usare macchinari privi di qualsivoglia sistema di sicurezza. I titolari dell’azienda, padre e figlio, C.R. classe 54 e C.L. classe 83, entrambi residenti a Battipaglia, sono stati deferiti all’A.G. per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (art. 603 bis c.p.) oltre che per la violazione di norme in materia ambientale ed in tema di immigrazione.

Per le violazioni in materia di lavoro, sono state elevate sanzioni amministrative, in fase iniziale, per 47.600euro ed è stata disposta la sospensione dell’attività. Le 5 persone che dormivano all’interno della fabbrica sono state collocate in strutture di accoglienza. E l’intero sito produttivo, comprensivo di capannone e varie pertinenze, per un totale di 800 mq, è stato sottoposto a sequestro preventivo. 

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