Sono state pubblicate le motivazioni della Cassazione sulla decisione, dello scorso maggio, di ritenere inammissibile il ricorso contro la sentenza del GUP di Lagonegro che nel dicembre del 2019 ha condannato Karol Lapenta a 18 anni per l’omicidio di Antonio Alexander Pascuzzo avvenuto a Buonabitacolo nel 2018. La Cassazione ha confermato l’esclusione della premeditazione (in quanto la volontà di commettere il delitto sarebbe sorta in un brevissimo arco temporale, quello di una sera, e si era estrinsecata nel portare con sé il coltello utilizzato per lo scopo) e l’esclusione anche dei motivi abietti e futili (Lapenta, giovanissimo e segnato da un’infanzia traumatica, dipendente da sostanze stupefacenti assunte quotidianamente, non aveva commesso il delitto per soddisfare un estemporaneo capriccio né per motivi di lucro, ma per impossessarsi di un quantitativo non inconsistente di sostanza destinata ad assecondare la propria dipendenza).
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